Nord e Sud - anno XIII - n. 80 - agosto 1966

A.ugusto Graziani investimenti industriali sono diminuiti; ma queste notizie non sono sufficienti per formulare alcuna conclusione decisiva. Non si può escludere, ad ese1npio, che il grado di utilizzazione delle iristallazioni di capitale sia diminuito, aggravando l'incidenza dei costi fissi su ogni unità di prodotto, bilanciando per questa via la riduzione nei costi di lavoro e lasciando immutati i margini di profitto. Le prescrizioni del Governatore sono coerenti con la sua diagnosi. Fino a che i margini di profitto non si saranno ricostituiti e non si sarà riavuta una maggiore formazione di risparmio, è da sconsigliare ogni ripresa degli investimenti produttivi. Infatti, in mancanza di risparmio adeguato, ogni finanziamento degli investimenti finirebbe per esercitare effetti inflazionistici. La posizione del Governatore su questo punto è saldissima; al punto che egli si dilunga a conteggiare con grande cura le richieste di nuovi capitali che il settore pubblico avanzerà nel corso del 1966, per giungere alla conclusione che, se i piani di spesa dovessero andare in porto e il settore pubblico prelevasse dal mercato finanziario i tremila miliardi che i provvedimenti in corso di approvazione lo autorizzano a prelevare, « ciò potrebbe avvenire solo sulla base di una creazione di liquidità maggiore di quella sufficiente ad assicurare nell'anno in corso il previsto sviluppo del reddito in condizioni di soddisfacente stabilità · dei prezzi» (pag. 418). È assai difficile giudicare con sicurezza il senso di questa proposizione. Forse il Governatore intende significare che i mezzi liquidi messi a disposizione del settore pubblico, invece di finanziare investimenti produttivi, prenderebbero inevitabilmente la via degli aurnenti salariali ed eserciterebbero quindi una pressione inflazionistica. Se questo è il significato delle sue parole (e un accenno in questo senso è contenuto a pag. 432), non si può negare che l'osservazione abbia una certa rilevanza. l\tla se, come per altri versi sembra possibile, il Governatore ritiene che piani di spesa di questa portata sarebbero inflazionistici anche se effettuati sotto forma di investimenti produttivi, solo perché nel momento presente non vi è un flusso di risparmi corrispondente, allora non si può nascondere una certa perplessità. È certamente vero che, al giorno d'oggi, con una domanda interna stagnante da tre anni, il risparmio è caduto a livelli molto modesti; ma questa è una conseguenza delia caduta degli investimenti; e questo stato di cose perdurerà fino a che la ripresa degli_ investimenti non si sarà verificata. È vano attendere che il rispar1nio si formi spontaneamente, per procedere in un secondo momento ad effettuare investimenti produttivi; solo un aumento del reddito può provocare un aumento di risparmi e solo un aumento degli investimenti può provocare un aumento del reddito. Ma si direbbe che si1nili idee moder- , 38 BibliotecaGino Bianco

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