.4ugusto Graziani si offriva loro credito a buon mercato; esperienze molteplici avevano ormai mostrato come la manovra monetaria può essere efficace solo se applicata come freno all'attività economica, non se ·applicata come stimolo. L'unico stimolo per la ripresa, si faceva notare, è costituito dall'aumento della domanda globale, aumento che è possibile realizzare solo mediante un accrescimento delle spese autonome. Essi proponevano, quindi, una ripresa consistente degli investimenti pubblici, specie nei settori direttamente produttivi. Rispetto ad un'espansione dei consumi, la ripresa degli investimenti avrebbe presentato il vantaggio di agire direttamente in tutti i settori di produzione e non solo negli stadi finali più prossimi al consumo, e di accrescere al tempo stesso la capacità produttiva dell'economia. Mentre una ripresa dei consumi avrebbe agito come semplice stimolo sulla domanda globale, una ripresa degli investimenti avrebbe accoppiato gli effetti benefici di breve periodo a quelli, a lungo raggio, dell'au1nento dì produttività e dì reddito reale. Al tempo stesso, si faceva ancora notare, la diffusa presenza delle partecipazioni pubbliche in tutti i settori industriali avrebbe reso possibile un aumento di .investimenti in via diretta, senza ricorrere a stimoli e incentivi di dubbia efficacia. , Di fronte a questa dovizia di alternative, le autorità economiche avrebbero potuto scegliere la via più rispondente alle finalità generali dell'azione pubblica e più consona alle esigenze politiche della compagine governativa. Si deve riconoscere, viceversa, che le autorità economiche non giunsero mai a formulare una linea di azione coerente e si abbandonarono ad una serie di interventi presi caso per caso. L'indecisione si riflettè anzitutto nelle dichiarazioni ufficiali. Nessuna delle quattro tesi ricevette il consenso pieno delle autorità economiche. Si riconosceva da un lato l'iinpossibilità di procedere ad un blocco dei salari, ma al tempo stesso si prospettava l'esigenza di risanare i bilanci aziendali riequilibrando costi e ricavi; si affermava, per la parola del Ministro del Tesoro, di voler stimolare gli investimenti, ma si ribatteva, per la parola del presidente dell'Iri, che le imprese pubbliche erano soggette ai medesimi vincoli di bilancio e attraversavano le medesime difficoltà finanziarie delle imprese private; si affermava di voler attuare una politica di credito facile, ma al tempo stesso sii prospettava l'esigenza di frenare l'inflazione controllando la liqµidità bancaria. In questa incertezza di onientamenti, i provvedimenti presi furono limitati e sporadici e, lungi dal costituire una polci.tica unitaria e coerente di sostegno alla domanda globale, finirono con l'assurnere l'aspetto di provvedimenti di soccorso, del~berati caso per caso nell'intento di alle24 BibliotecaGino Bianco
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