Augusto Graziani dente è aumentato del 14% nel 1964 e di oltre il 9,5% nel 1965. Poiché l'occupazione è declinata (dello 0,6% nel 1964 e del 2,5% nel 1965), l'aumento globale nella somma dei redditi di lavoro dipendente è stato del 13,3% nel 1964 e del 7% circa nel 1965. Se questo è stato l'andamento dei redditi di lavoro, non può essere fonte di meraviglia i1 l fatto che, in piena depressione e nonostante la disoccupazione crescente, la spesa per beni di ~onsumo abbia continuato a crescere, realizzando un aumento del 9% nel 1964 e del 7% nel 1965. L'aumento dei consumi, che è venuto a coincidere con la fase della piena depressione, è stato considerato con una certa diffidenza da politici ed economisti. In linea di principio, tutti i commentatori ufficiali erano concordi nell'auspicare piuttosto una ripresa degli investimenti produttivi ·e inclini a formulare sul'l'espansione dei consumi un giudizio sostanzialmente negativo sotto il profilo dell'efficienza (e forse, velatamente, anche sotto quello .della morale). Le riserve che accompagnavano l'espansione dei consumi nascevano da considerazioni di varia natura. In parte esse erano alimentate dalla giusta considerazione che, a lungo andare, come ognun sa, sono gli investimenti produttivi che sviluppano la capacità di produzione del sistema economico e contribuiscono durevolmente al benessere della collettività, mentre i consumi rappresentano ricchezza sottratta alle generazioni future. In parte esse nascevano dalla sensazione, non altrettanto giustificata, che fosse proprio l'aumento dei consumi a impedire l'aumento degli investimenti e quindi in definitiva a inceppare la ripresa. Ora, è vero che, due anni prima, nel mezzo del 1963, le autorità monetarie erano state costrette a porre termine alla fase di espansione perché il livello della domanda globale era divenuto eccessivo e l'inflazione minacciava di assumere un ritmo vorticoso; ed è anche vero che l'espansione della domanda globale era stata aUm-entata principalmente dai consurni, mentre· gli investimenti avevano proceduto a ritmo via via rallentato, per cui si poteva anche sostenere che fosse stato l'aumento eccessivo dei consumi a rendere necessaria la stretta monetaria e a causare, per questa via, la caduta degli investimenti. Ma ora, in piena depressione, il meccanismo in azione era del tutto diverso. Ora il volume della p.-i:-oduzionee dell'occupazione non era più compresso da.Ua mancanza di liqnidità, ma era se mai tenuto basso dalla carenza di domanda globale; per cui un aumento dei consumi, che contribuiva appunto a sostenere la domanda globale e poteva quindi, sia pure indirettamente, condurre ad una ripresa degli investimenti, non avrebbe meritato di essere considerato con tanto sospetto. Non si può infatti 20 BibliotecaGino Bianco
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