Nord e Sud - anno XIII - n. 80 - agosto 1966

Giuseppe Galasso e ad altri fenomeni analoghi, per i quali è possibile affermare che il nostro paese è oggi certamente maturo, come non lo era vent'anni or sono, per campagne elettorali più brevi di quelle :ancora solite, senza che, secondo ogni previsione, abbia a soffrirne la meditazione delle scelte da parte degli elettori. In questo contesto l'alta affluenza alle urne, se può essere stata inizialmente dovuta anche al concorso di fenomeni di conformismo e di intimidazione finisce col colorirsi già oggi ben diversamente, come un utile presupposto di una più generale e consapevole partecipazione popolare ai momenti decisivi della vita politica nazionale. La fede, diceva Pascal, nasce anche dalle abitudini. Le convinzioni democratiche, lo spirito democratico nascono anche dalla regolare e costante espressione della volontà politica che si manifesta nel voto. Non c'è dubbio, tuttavia, che quella che abbiamo definito l'efficacia educatrice della libertà non avrebbe avuto agio di manifestarsi così intensamente, se in Italia non si fosse avuto contemporaneamente tutto un processo di crescita economica e sociale e di effettiva democratizzazione del potere, per cui il gioco democratico - con i suoi tempi e le sue regole - ha finito col non apparire, alla lunga, soltanto un vuoto e ingannevole formalismo. Di questo processo di crescita non è, forse, necessario ricordare gli aspetti economici, che sono certamente ben presenti a tutti e hanno assunto dimensione e carattere talora clamorosi. Basti pensare allo sviluppo di alcune produzioni italiane tradizionalmente stitiche, come quella del grano o quella dell'acciaio; alla dilatazione del vecchio triangolo industriale nelle campagne emiliane, veneté, ron1agnole, toscane e nelle stesse campagne lombarde e piemontesi; al rilievo internazionale a cui sono pervenute altre attività, come quelle chimiche e petrolifere; all'incipiente affiorare di un sistema economico cittadino moderno nel Mezzogiorno; e così via. Tutto ciò ha significato più alta e più stabile occupazione, più alti e più continui salari. Gli aspetti sociali hanno, tuttavia, superato - forse - per ampiezza e importanza gli stessi aspetti economici del fenomeno. Quando parliamo di aspetti sociali, pensiamo solitamente al costume, ai 1nodi di vita, al comportamento, alle norme e ai miti delle masse. E, certo, anche da tutti questi punti di vista i mutamenti della società italiana sono stati, negli ultimi vent'anni, ingentissimi; sono stati, anzi, con tutta probabilità, i più appariscenti. Ma, ai fini del nostro discorso, un'importanza ancora maggiore assume il progresso registrato nella legislazione sociale: un progresso che non sempre appare tenuto adeguatamente in conto. Si tratta di decine e decine di leggi che sono intervenute a migliorare la posizione dei prestatori d'opera di ogni tipo, a garantirne l'occupazione, ~d assicurarli nel 10 BibliotecaGino Bianco

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==