Nord e Sud - anno XII - n. 65 - maggio 1965

Franco Fiorelli - Sandro Petriccione lizi, scontando e provocando l'intervento pubblico in indispensabili opere infrastrutturali, indipendentemente dai piani regolatori. La costruzione di tali opere (che pure nella generalità dei casi risultano inadeguate, non derivando da preordinate ed efficienti impostazioni tecnicoeconomiche degli interventi di urbanizzazione) dà luogo a nuove situazioni di rendita fondiaria, non soltanto assoluta, ma anche differenziale, nelle aree interessate da queste forme di speculazione: e dà luogo, quindi, a ulteriori processi di disordinata espansione degli insediamenti residenziali. Pertanto, occorre convincersi che una pianificazione urbanistica priva dj_ strumenti atti ad incidere sul regime di proprietà privata dei suoli, è incapace di regolare lo sviluppo degli insediamenti. Avviene, anzi, che le determinazioni dei piani regolatori urbani, concernenti le zone di espansione residenziale, creino esse stesse situazioni di rendita fondiaria 3 • Si tratta, in tutti i casi, di processi che comportano elevati costi sociali ed individuali, e che impediscono agli Enti locali di realizzare - nei centri storici e negli interi ambienti urbani - opere e servizi pubblici tecnicamente ed economicamente efficienti (basti pensare agli ostacoli che tali processi pongono ad ordinati sviluppi nel campo delle comunicazioni, ed in particolare dei trasporti di tipo collettivo). 3. Pure prescindendo dai fenomeni di disordinata crescita delle città, legati al regime di proprietà privata dei suoli, in generale si deve osservare che la dotazione di infrastrutture non si sviluppa in misura proporzionale alla espansione degli insediamenti residenziali. Infatti, risulta conveniente realizzare alcuni interventi secondo dimensioni tecnicoeconomiche ottimali che non riflettono gli immediati fabbisogni. Oltre certi limiti, d'altronde, l'espansione degli insediamenti richiede modificazioni strutturali dell'intero sistema di attrezzature e di servizi pubblici 4 • Si potrebbe tuttavia ritenere che - entro determinati limiti, in termini di ampliamenti - il costo delle infrastrutture per unità di area 3 È questa la ragione fondamentale per cui, in un regime di proprietà privata dei suoli edificatori, gli Enti locali sono soggetti nella formulazione dei piani regolatori alla pressione degli interessi sezionali: tendenti ad indirizzare lo sviluppo della città secondo direttrici che consentono la formazione della rendita assoluta dei suoli. Sotto questo riguardo, il diritto di esproprio generalizzato conferito agli Enti locali non ha per scopo fondamentale l'appropriazione della rendita, quanto piuttosto la eliminazione della stessa possibilità di formazione della rendita, che - genera distorsioni nella impostazione e nell'attuazione dei piani regolatori. 4 In concreto, la realizzazione degli interventi dipende anche dalle disponibilità finanziarie degli Enti locali e dallo stadio della progettazione tecnica, nonché dalla maturazione della « coscienza civile» della popolazione (o dalla pressione di interessi particolari sulle autorità locali). / 94 BibliotecaGino Bianco

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