Renato Treves sentanza che proviene dal ceto superiore e medio superiore ha perso la maggioranza assoluta, raggiungendo solo il 49,4%, ed è stata quindi scavalcata da una rappresentanza che proviene dai ceti medi, o medio inferiore e inferiore. È significativo a questo proposito il fatto che la terza legislatura sia quella che ha iniziato una delle più grosse operazioni politiche della nostra storia parlamentare: la così detta apertura a sinistra. Ritengo che possano interessare ancora alcuni dati sulla composizione sociale dei partiti, riferentisi al totale delle quattro assemblee. I deputati dei partiti di destra appartengono prevalentemente ai ceti più elevati; nel Partito liberale si hanno, ad esempio, le seguenti percentuali: 28,8%, ceto superiore; 77,1%, ceto medio superiore; 2,1%, ceto medio; nessuno nel ceto medio inferiore e nell'inferiore. Nel Partito comunista prevalgono, invece, i deputati provenienti dai ceti più bassi; ecco le percentuali: 0,3%, ceto superiore; 22,4%, medio superiore; 37,4%, medio; 14,0%, medio inferiore; 25,9%, inferiore. Le strutture sociali dei due maggiori partiti che compongono i governi di centro sinistra non sono molto diverse fra loro. Democrazia cristiana: 3,3%, ceto superiore; 59,8%, medio superiore; 31,1%, medio; 4,7%,· medio inferiore; 1,1%, inferiore. Partito socialista: 1,1%, ceto superiore; 50,0%, medio superiore; 33,9%, medio; 11,1% , medio inferiore; 3,9%, inferiore. Seguendo il m-edesimo criterio usato per i deputati, nella ricerca diretta da Sartori, è stata fatta anche una clasificazione per ceti sociali dei ministri che sono stati in carica dal 1946, al 1963, cioè dal II ministero De Gasperi al IV ministero Fanfani. Si tratta di 102 individui. Di costoro, 3 risultano appartenere al ceto superiore, 84 al ceto medio superiore, 13 al ceto medio, 2 al medio inferiore, nessuno al ceto inferiore. La caratteristica che colpisce è la stragrande maggioranza di appartenenti al ceto medio superiore. Ciò si spiega se si pensa che questo ceto raggruppa sopratutto professionisti e funzionari di grado elevato, cioè le persone che per le loro conoscenze e le loro attitudini sono più adatte alle cariche di governo. Sul secondo argomento di cui dobbiamo occuparci, cioè sul voto delle classi nelle elezioni politiche italiane, ritengo opportuno attingere alcune notizie dalla ricerca di Dogan su « la stratificazione sociale dei suffragi », che si distinge dai molti scritti di sociologia elettorale pubblicati in questi ultimi anni per il suo carattere di generalità, riferendosi a tutto il territorio nazionale, e per il fatto che tratta in n1odo specifico il nostro argomento. L'autore nella sua ricerca si 'è proposto, infatti, di individuare le classi sociali e gli orientamenti politici di coloro che 82 BibliotecaGino Bianco
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