Nord e Sud - anno XII - n. 65 - maggio 1965

Renato Treves che è caratterizzata dalla politica del contenimento, per cui il padronato riconquista a poco a poco il terreno perduto, favorito da alcuni avvenimenti (quali la vittoria della Democrazia cristiana nelle elezioni del 18 aprile 1948 e la scissione sindacale, ossia l'abbandono della Confederazione generale italiana del lavoro da parte delle correnti e dei gruppi democristiano e socialdemocratico): una terza fase, che va dal 1950 fin verso il 1958, e che è caratterizzata da un progressivo rafforzamento delle posizioni padronali e da un progressivo indebolirsi dell'azione sindacale, anche a causa della disoccupazione che ne riduce il potere contrattuale e crea uno stato di insicurezza nella 1nassa operaia; una quarta fase, che va dall'inizio del 1959 alla fine del 1962, e che è caratterizzata dalla ripresa della combattività della classe operaia e dal rafforzamento del suo potere contrattuale, favorito dalla situazione di pieno impiego verificatasi in quegli anni in alcune regioni del Nord 23 • I grandi scioperi del 1961 e del 1962, fra cui va ricordato quello degli elettromeccanici e quello successivo della FIAT, sono stati un segno tangibile di questa rinnovata capacità di lotta della classe operaia, ma sono stati anche rivelatori di un fatto nuovo: la diminuita capacità di iniziativa e di controllo dei sindacati, che in quegli scioperi furono ridotti ad avere una parte del tutto secondaria e a svolgE:re una funzione di semplice contenimento. Sull'ultima fase, che si inizia col fallimento di quegli scioperi, e che prosegue con le elezioni dell'aprile 1963 e con i successivi esperimenti dei governi di centro-sinistra, non saprei esprimere ora un giudizio. La crisi economica e lq minaccia della disoccupazioni costituiscono motivi di preoccupazione per l'avvenire. V. La partecipazione politica delle classi. Dopo queste considerazioni sulle diverse classi sociali in Italia interessa vedere come i componenti di queste classi partecipino alla vita politica. Considererò a tal fine separatamente due diversi argomenti: quello della partecipazione delle classi al Parlamento e al governo e quello del voto delle classi nelle elezioni politiche. Sul primo argomento disponiamo di una ottima fonte di informazione: la vasta ricerca sul Parlamento italiano diretta da Sartori 24 • Si 23 F. FERRAROTTI, L'evoluzione dei rapporti fra direzioni aziendali e rappresentanti operai nell'Italia del dopo guerra, in AA.VV., Aspetti e. problemi sociali, cit. pp. 138-141. 24 Il Parlamento italiano 1948-1963, a cura di G. SARTORI,Napoli, Edizioni Scientifiche Italiane, 1963. , 80 BibliotecaGino Bianco

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