Le classi sociali in Italia studi parziali si può con una certa tranquillità affermare che in questi ultimi anni il volume della classe n1edia è sensibilmente aumentato e che, dei diversi gruppi che la compongono, è aumentato in particolar 1nodo quello impiegatizio, per l'estendersi delle attività nel campo della pubblica amministrazione e dei servizi e per il fatto che il numero dei lavoratori indipendenti progressivamente diminuisce, mentre invece aumenta quello dei dipendenti. Non è certo possibile dire se i componenti della classe m dia che non dimostrano di avere una propria coscienza di classe si sentano più attratti da vincoli di solidarietà con i n1embri della classe superiore o con quelli della classe inferiore. Bisognerebbe distinguere gruppo da gruppo e caso da caso. Si può ad ogni 1nodo accennare a quanto si dice in alcuni studi sugli impiegati nell'industria, la cui proporzione numerica in rapporto alla totalità dei dipendenti della n1edesima in questi ultin1i anni è notevolmente aumentata. Da questi studi, risulta chiaro per esempio, che le distanze fra que ti impiegati e gli op rai ri1nangono sempre notevoli, anche se sono in part din1inuite per il progresso tecnologico e per lo sviluppo quantitativo e qualitativo della produzione. E queste distanze non consistono soltanto n lle differenze relative alla indennità di licenziamento, allo scaglionamento delle ferie, agli scatti d'anzianità, ma anche e specialmente nel diverso atteggiamento di fronte all'azione sindacale che in certi periodi ha potuto indirettamente contribuire a rompere la co sione del movimento operaio e a indebolirne la combattività 18. Una ricerca su un campione casuale di duecento impiegati, appartenenti a tre aziende industriali della citta di Torino, ha condotto a risultati alquanto diversi e interessanti anche se non sono, a mio giudizio, generalizzabili. ln questa ricerca si è cercato di sondare fra l'altro la coscienza di classe e gli atteggiamenti degli in1piegati di fronte agli operai e di fronte all'azione sindacale. Sul primo punto, il 91% degli impiegati intervistati hanno risposto di appartenere alla classe media pur con varie sfumature di espressione: ceto medio, piccola borghesia, media borghesia; e solo il rimanente 9%i ha detto di appartenere genericamente alla classe lavoratrice o ha rifiutato di dare una definizione della propria classe. Sul secondo punto, consi~lerando quelle trasformazioni che elevando comparativamente i redditi degli operai e migliorando le loro mansioni interne tendono ad avvicinare la condi18 R. SPESSO, Variazioni degli organici impiegatizi nell'industria italiana, Milano, Feltrinelli 1959. CARBONARO-FRUTTERO, Gli impiegati nella società moderna, in « Tempi moderni », n. VII, 1961. 75 BibliotecaGino Bianco
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