Nord e Sud - anno XII - n. 65 - maggio 1965

Giornale a più voci Cronache amministrative: Torre Annunziata Con la costituzione di un monocolore comunjsta, sostenuto dai voti determinanti dei socialisti e dei socialproletari, si è risolta la lunga cns1 amministrativa di Torre Annunziata, la « cittadella rossa », uno dei maggiori comuni dell'« arcipelago» napoletano e centro di notevoli interessi industriali e turistici. L'operazione frontista è stata favorita da quella stessa paralisi delle volontà che ha caratterizzato i « contraenti» di centrosinistra durante le laboriose trattative conclusesi con il « piccolo rimpasto » governativo. Ma a Palazzo Criscuolo le conseguenze del logoran1ento subìto dalla formula quadripartita sono state più gravi e decisive: hanno consentito, infatti, un ritorno (in veste di protagonista) del PCI il quale, profittando del vuoto di potere che si era determinato, è uscito dall'isolan1ento effettivo ed è tornato a controllare direttamente, dopo otto anni di vacanza, i bottoni del comando comunale. La soluzione del monocolore comunista, instaurato da un parziale « cartello delle sinistre» (è mancata l'adesione dei socialdemocratici), non scaturisce da un reale stato di necessità, né si configura come l'unica alternativa possibile per scongiurare, a Palazzo Criscuolo, l'avvento di un comn1issario prefettizio; ha tuttavia un significato politico preciso ed inquietante nella misura in cui denuncia l'impossibilità di estendere alla periferia la formula aperturista e di neutralizzare l'azione disarticolante del PCI anche in quegli enti locali dove esistono le premesse e le capacità aritmetiche per realizzare in forma organica - o continuare da posizioni più avanzate dove esso preesisteva - il dialogo tra la DC ed il PSI. Le ultime consultazioni amministrative, infatti, hanno confermato ai partiti dell'arco democratico torrese la maggioranza assoluta dei seggi (DC 17; PCI 15; PSI 4; PDIUM 2; PSDI 1; PSIUP 1), ma, nonostante i consensi elettorali, quella di Torre Annunziata è apparsa subito una « giunta difficile ». Attualmente, le profonde lacerazioni democristiane da una parte, e dall'altra la libertà d'azione ripresa dai socialisti, hanno definitivamente compron1esso la prospettiva di un ripensamento e di un accordo di legislatura. A Torre Annunziata, il centrosinistra ha una storia tutta particolare. Nacque come cauta sperimentazione nel '57 per una iniziativa personale del prof. Luigi Lettieri, sindacalista den1ocristiano, il quale anticipò di almeno cinque anni i deliberati del Congresso di Napoli, dividendo così, con il sindaco-santo La Pira, ogni primato in tema di rov~sciamento delle . tradizionali alleanze. Il gesto del prof. Letti eri non fu una sortita estrosa ed estemporanea, dettata da originalità anticonformista; fu piuttosto la conseguenza di una scelta meditata ed illuminante, frutto di una volontà di rottura, che poco dopo doveva assicurare a Torre Annunziata, fra i comuni d'Italia, un altro primato in campo economico con la richiesta della costituzione di un Consorzio per le aree industriali. « Questi due avvenimenti, apparentemente eterogenei, sono 1n realtà strettamente connessi 53 BibliotecaGino Bianco

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