NOTE DELLA REDAZIONE La capitale scientifica Nel nun1ero scorso di « Nord e Sud» abbiamo ,nesso in rilievo l'opportunità che i nuovi centri per la ricerca scientifica, dei quali il Piano Pieraccini prevede l'istituzione, vengano localizzati nel 111.ezzogiorno.Come i lettori ricorderanno, si è osservato, tra l'altro, che già esistono dei validi punti di riferimento per una fattiva ed illuminata politica scientifica: in primo luogo, taluni istituti di ricerca altan1ente qualificati, che esercitano una notevole azione di richiamo nei confronti di studiosi italiani e stranieri. Tra questi istituti, particolarmente importanti ed attivi sono quelli ubicati a Napoli: oltre alla Stazione Zoologica ed al Laboratorio Internazionale di Genetica e Biofisica, da noi già. ricordati nell'articolo pubblicato in aprile, si possono citare: il Centro Nazionale di Cibernetica del Consiglio Nazionale delle Ricerche, il Centro Nazionale di Chimica delle Macromolecole, il Centro Nazionale di ChiJnica delle Sostanze Naturali, del C.N.R., una Sezione dell'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare e il Laboratorio Virologico dell'In1presa Nazionale di Virologia, anche del C.N.R. Questi istituti, che vantano tutti un elevato livello scientifico, e che hanno dato vita, tra l'altro, ad una serie di Scuole internazionali con la partecipazione di docenti ed allievi stranieri, godono di un non trascurabile sostegno finanziario (press'a poco un 1niliardo e m.ezzo all'anno) da parte di Enti con1e il Consiglio Nazionale delle Ricerche, l'Istituto di Fisica Nucleare, l'EURAT0lv1, la NATO, il National Institute of Health, la National Science Foundation. Intorno a questo prestigioso nucleo « napoletano », sarebbe dunque particolarmente opportuno promuovere lo sviluppo di una vera e propria « area della ricerca»; creare a Napoli, in altri termini, una 't ete di istituti operanti in settori diversi della ricerca scientifica, nei quali si potrebbe realizzare una concentrazione di « cervelli» e tra i quali sarebbe possibile stabilire un fruttuoso collegamento interdisciplinare. Un'iniziativa di questo genere, nuova per l'Italia, è stata già sperin1entata in altri paesi (negli Stati Uniti, ad esempio); e i risultati sono stati eccellenti. Quanto all'indicazione di Napoli, sotto il profilo della scelta territoriale, essa viene suggerita, oltre che dall'esistenza dei Laboratori di cui si è fatto cenno, anche dagli attributi turistici di una zona come quella che fa capo a Napoli, attributi turistici che esercitano sen1pre e dovunque una considerevole influenza nei confronti del « gradimento », per così dire, dei ricercatori che vengono sollecitati a insediarsi in una zona nuova; e, soprattutto, dalla necessità cli coordinare il rilancio della ricerca scientifica con 37 BibliotecaGino Bianco
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