Gli Stati Uniti tra l'Asia e l'Europa di un singolare personaggio che si è assunto il ruolo fecondo ed irritante di colui che dice sempre le verità sgradevoli e che, spingendo ogni posizione alle sue estreme conseguenze logiche, costringe a rivedere e a ripensare le verità comunemente accettate. Oggi, a due mesi di distanza, il congresso della CDU ha confermato il nervosismo dei dirigenti della Germania di Bonn, ed indirettan1ente sottolineato quanto sia remota, certo, ma anche quanto sia plausibile, l'ipotesi del brillante giornalista di Amburgo, ipotesi che è più o meno la stessa su cui si fonda la tattica sovietica dopo Kruscev. Il discorso del presidente del Bundestag, Gerstenmaier, è stato, in tal senso, ese1nplare, anche se accenti di questo tipo non sono mancati neanche nel discorso del Ministro degli Esteri, Schroeder, dell'uomo politico tedesco, cioè, che più fermamente ha fino ad oggi mantenuto la posizione filo-occidentale e filo-americana. Gerstenmaier ha detto esplicitamente che oggi, nella Repubblica Federale, è in formazione una « nuova consapevolezza nazionale tedesca» e che sempre più si diffonde il sentimento che « l'integrazione dell'Europa non può tenere il posto dell'integrazione nazionale » 17 • Tuttavia, il sentimento di cui il Presidente del Bundestag si è fatto interprete resta ancora dominante solo in una minoranza dell'opinione pubblica tedesca. E se è innegabile, in tutta la Germania occidentale, un risveglio del sentimento nazionalistico che potrebbe pericolosamente rafforzarsi nei prossimi anni, non è vero che esso sgorghi esclusivamente, come ha scritto un quotidiano francese 18 , « dal sentimento di solidarietà umana con i tedeschi al di là della cortina di ferro », e che debba obbligatoriamente dar luogo ad una politica che, anteponendo la riunificazione ad ogni altro obbiettivo, si avvii alla rottura con la NATO e ad una trattativa diretta con l'URSS. In primo luogo, il sentimento di solidarietà con i tedeschi dell'Est è comune a tutti i democratici d'Europa e d'America, e non è dei soli tedeschi dell'Ovest; mentre, in secondo luogo, già abbiamo visto 19 come, negli anni tra la costruzione del « muro » e l'allontanamento di Kruscev dal potere, il rinato sentimento nazionale dei tedeschi si fosse manifestato, nella sempre più chiara stabilità della divisione, sotto forma di patriottismo tedescooccidentale, di lealtà verso il governo di Bonn, democratico, filo-occidentale ed europeista. Se oggi qualche incertezza si manifesta perfino tra gli uomini della 17 « Frankfurter Allgemeine » del 3 aprile 1965. 18 JACQUES NoBÉCOURT, lntégration de l'Europe des Six et intégration allemande, nella Sélection hebdomadaire de « Le Monde», n. 859, 1-7 aprile 1965. 19 Vedasi il nostro articolo: La disponibilità della Germania, cit. 21 BibliotecaGino Bianco
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