Gli Stati Uniti tra l'Asia e l'Europa francese, la controparte di una « storica » convergenza con la Francia 1_ 2 • Senonché, per l'Unione Sovietica, è probabilmente vero il contrario: ciò che essa cerca è l'umiliazione della Germania, la consacrazione dell'inferiorità politico-diplomatica dell'unica vera grande potenza dell'Europa democratica, dell'unica potenza che ha la giustificazione morale per mettere in discussione le posizioni di potere dei Russi nel cuore dell'Europa. Dietro l'incoraggiamento alle malinconiche aspirazioni francesi a vedere riconosciuto a Parigi un ruolo decisivo, che non può più essere il suo, nelle questioni mondiali, si scorge facilmente che l'oggetto principale dell'attenzione russa in Europa rimane la questione tedesca: « è chiaro come il giorno - scrive André Fontaine su "Le Monde" - che i sovietici sperano che esso (il riavvicinamento franco-sovietico) condurrà a un allineamento delle politiche dei due paesi nei confronti della Germania » 13 • Nella conferenza stampa di De Gaulle del febbraio 1965 si ritrova la stessa concezione della Germania divisa e limitata, nella sua libertà d'azione diplomatica e nella sua forza militare, dall'accordo delle potenze che la circondano, ed in primo luogo dall'accordo della Francia e della Russia 14 ; si ritrova, cioè, la stessa concezione per cui gli storici francesi chiamarono constitutio - quasi a indicarne la perennità - il trattato di Westfalia che frantumava la Germania; si ritrova insomma una concezione che chiaramente non tiene conto dei cambiamenti intervenuti nella realtà europea tra la metà dell'Ottocento e la metà del Novecento, con l'emergere di forti e grandi unità politiche nel cuore del continente a scapito dell'equilibrio fondato sulle potenze periferiche. Ma la concezione di De Gaulle, che corrisponde alla patetica aspirazione della Francia a ristabilire le condizioni oramai scomparse di un anacronistico primato in Europa, viene oggi pericolosamente a coincidere con la più recente manovra sovietica nella lunga battaglia che, attorno alla Germania, si combatte da almeno vent'anni. Ed è una manovra che tende, attraverso l'incoraggiamento del pregiudizio antitedesco e la congiunta umiliazione della Repubblica Federale da parte dell'URSS e dei così detti « alleati » della Germania democratica, a distruggere nei tedeschi ogni fiducia nell'utilità della scelta occidentale ed a spingere Bonn a cercare il solo obbiettivo nazionale in tal caso an12 Un intelligente esperto di cose politiche germaniche, Alfred Grosser, non s'è stancato di ripetere, fin dall'inizio dello « storico» riavvicinamento franco-tedesco, che tale politica era da considerarsi, da parte gollista, puramente provvisoria e strumentale. 13 ANDRÉ FoNTAINE, L'Europe et l'Asie, art. cit. 14 Il testo del discorso di De Gaulle è pubblicato nella Sélection hebdomadaire de « Le Monde », n. 851, 4-10 febbraio 1965. 19 BibliotecaGino Bianco
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