Nord e Sud - anno XII - n. 65 - maggio 1965

Giuseppe Sacco (peraltro non raccolto dalla controparte) nella vertenza russo-cinese. Come rilevava Aldo Garosci sul « Mondo » 6 , alla linea Kruscev ha fatto seguito un comportamento piu ambiguo e contraddittorio, che implica, « malgrado le dichiarazioni favorevoli alla coesistenza pacifica, il mantenimento di tutte le posizioni ostili all'Occidente nel Terzo Mondo, la rottura di vari canali di comunicazione (tra l'altro, Ginevra)». E inoltre, malgrado gli sforzi di entrambe le parti, « le relazioni tra Stati Uniti e Russia sono peggiorate ... sul terreno della Germania ». - Il blocco parziale delle autostrade tra Berlino e il mondo libero e la ripresa della propaganda antitedesca in Europa orientale sono, come rileva Garosci, « una manifestazione contraria allo stesso interesse sovietico, come si era venuto delineando nella tattica degli ultimi anni ' dopo il muro ', che le cose miglioreranno o possono migliorare trovando la loro consacrazione nella sisten1azione attuale >i. Le azioni di disturbo nei corridoi e nel cielo di Berlino, nonché il nuovo trattato russo-polacco, sono il segno di un importante cambiamento nella tattica diplomatica sovietica, che rinnega oggi gli sforzi di Kruscev per trovare un modus vivendi tra le due Germanie, e quindi un modus vivendi tra Mosca e Bonn, dove si disse a lungo che il premier sovietico intendesse recarsi di persona. Tutta una lunga serie di indizi sta a provare che, secondo il Cremlino, la difesa e il consolidamento degli interessi russi in Europa passano oggi attraverso l'accordo non più con Bonn, ma con Parigi. Il riavvicinamento franco-sovietico, mediante il quale Mosca tende a spezzare la già compron1essa unità del mondo occidentale, non può che risultare favorito dall'atteggiamento americano che accorda alle questioni asiatiche preminenza e priorità su quelle europee, e tende addirittura ad offrire, in cambio della moderazione sovietica nel Vietnam, una certa « morbidità » americana di fronte alle iniziative russe in Euro-- pa. La pericolosità dell'atteggiamento americano è, quindi, in diretto rapporto con la pericolosità del riavvicinamento gollista all'Unione Sovietica, che compromette quel che resta dell'unità occidentale ed europea. Il Cremlino tenta oggi di attrarre sulle sue posizioni diplomatiche una parte dell'Europa occidentale, dividendola dagli altri stati europei e dalla massima potenza democratica; ed a questo gioco presta scoperto il fianco l'involuzione politicamente conservatrice ed istituzionalmente autoritaria della Francia gollista. È singolarmente significativo di un radicale cambiamento di tattica il fatto che proprio Valerian Zorin, l'uomo cioè che alcuni anni fa denunciava come « fascista » l'avventura gollista della 6 ALDO GAROSCI, Guerra di generazioni, « Il Mondo » del 20 aprile 1965. 16 BibliotecaGino Sia.neo

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