Nord e Sud - anno XII - n. 65 - maggio 1965

Gli Stati Uniti tra l'Asia e l'Europa al massimo livello in programma, e nei quali si sarebbero dovuti affrontare i problemi dell'Alleanza Atlantica ed i difficili rapporti con l'Europa Occidentale. La « politica del doppio binario » sembra, quindi, nella visione del Presidente americano, far corrispondere, alla rigidità per quel che riguarda le questioni asiatiche, una grande souplesse ed una grande comprensione nei confronti dell'Unione Sovietica e dei suoi interessi in Europa. Un sintomo indicativo in questo senso sembrano poter essere considerate l'estrema prudenza e la grande moderazione che hanno contraddistinto la reazione americana alla deliberata provocazione organizzata dai sovietici col blocco delle autostrade che collegano Berlino al mondo libero e con l'esercitazione militare congiunta delle forze di Mosca e di Pankow che hanno sperin1entato << in loco » la manovra con cui dovrebbe essere schiacciata Berlino-ovest in caso di conflitto. Troppi sintomi danno indicazioni in questo senso, e ne risulta chiaramente che la diplomazia americana pone oggi al primo posto, tra i suoi obbiettivi, la difesa delle proprie posizioni in Asia. E, ciò che è pi:.t grave, essa sembra disposta, per porre termine ad una situazione militarmente non brillante in quel settore, a trattare con l'unica potenza che possa offrirle, in un negoziato, il riconoscimento dell'irrinunciabilità degli interessi americani nella penisola indocinese, in cambio di un ammorbidimento dell'opposizione americana ad ogni influenza e possibilità di manovra sovietica in Europa. Un atteggiamento di questo tipo da parte americana sarebbe stato, ancora pochi anni or sono, assolutamente inimmaginabile, essendo la priorità dell'Europa, per tutti gli anni cinquanta, fuori discussione. Ma oggi esso trova giustificazione, o almeno spiegazione, nel manifestarsi alla luce del sole di un dissidio cino-sovietico, da cui - almeno in linea teorica - può trarre frutto una politica che si proponga di allargare la frattura tra le due massime potenze comuniste, di porre severe limitazioni a quella che ha il comportamento più aggressivo e di riconoscere un più vasto campo d'azione a quella che, in quanto tende al ripiegamento sui problemi interni ed alla moderazione in politica estera, può approfittarne in misura minore. L'aspetto più debole di questo comportamento consiste nel fatto che, se la scelta « asiatica » degli USA dovesse risultare confermata, essa pqtrebbe dar luogo ai più inquietanti sviluppi, perché l'analisi della situazione internazionale che ne è all'origine sconta che il divario tra URSS e Cina sia incolmabile, ed anzi destinato a d~ventare sempre più rilevante, mentre non prende in considerazione la possibilità che contemporaneamente, e forse in un tempo ancora più breve, la frattura, già delineatasi all'interno del blocco delle potenze occidentali, si allarghi in maniera 13 BibliotecaGino Bianco

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