Gli Stati Uniti tra l'Asia e l'Europa manifestatesi sul piano ideologico, e soprattutto sul piano politico-diplomatico tra le due potenze comuniste: divergenze la cui ampiezza è tale da spingere oggi alcuni pur non avventati osservatori occidentali e qualche consigliere di Johnson a prospettare la possibilità di un bombardamento delle installazioni atomiche cinesi senza che la Russia si senta, almeno in maniera automatica, impegnata ad intervenire; vale a dire senza che il prezzo ne sia il conflitto mondiale, il cui timore trattenne già una volta gli Americani dall'inseguire dal cielo i « volontari » cinesi in rotta a nord del fiume Yalu. Ma che si giunga o meno a un cosi d ci ivo e pericolo o liv llo del1' escalation nucleare, ciò che mette conto rilevare è che l'obbiettivo stesso che gli Americani si propongono (abbordando così apertamente quel graduale processo di rappresaglia, al culmine del quale 10n può esserci che l'olocausto nucleare) consiste in definitiva nell'eliminare ogni altro avversario dalla trattativa, e nel restituire il ruolo di interlocutore unico alla potenza che, per essere la sola in grado di fronteggiare la potenza americana ai più alti livelli dell'offesa, è non di meno considerata dagli Stati Uniti come la più ben disposta per addivenire a un ragion vole compromesso nel Sud-est asiatico. L' strema durezza e rigidità dell'America di fronte all'aggressività con1unista in Asia ha dunqu lo scopo di porre le ambizioni imperialistiche di Pechino davanti all'evidenza di un irrevocabile impegno americano a bloccar non lo forzo che attraverso l'autoritarismo comunista i] popolo cine e mette in atto per uscire dalla miseria e dal sottosviluppo, ma ogni volontà dominatrice ed espansionista. Nel discorso di Baltimora, J ohn on ha ripetuto chiaramente come « questa guerra sia piena di una terribile ironia » e come gli Americanì comprendano bene che cosa desideri il popolo del Vietnam del Nord: « noi non desideriamo - ha detto J ohn on - devastare quello che il popolo del Nord Vietnam ha costruito con dura fatica sacrificio »; e tuttavia, « può darsi che noi oggi vivia1no nel tempo preannunciato molti anni fa, quando fu detto: io prendo oggi a testimoni contro di voi il cielo e la terra, che io vi ho posto davanti la ita ~ la morte, la benedizione e la maledizione; scegli dunque la vita, onde tu viva, tu e la tua progenie ». La terribile manifestazione di potenza dell'America serve certo a dimostrare tutto questo, a porre senza mezzi tern1ini dinnanzi alle ambizioni cinesi l'alternativa della distruzione totale: «· useremo la nostra forza con moderazione », dice il Presidente degli Stati Uniti, « ma la useremo». Senonché l'escalation nucleare ha contemporaneamente lo scopo di riproporre il contrasto per il Sud-est asiatico nei termini di un dialogo tra le sole potenze nucleari, vale a dire tra le due sole grandi potenze che possono affrontare il negoziato sul problema del Vietnam 11 BibliotecaGino Bianco
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