I Considerazioni sul « dialogo » presentati dall'assurda e n1anifes.ta convinzione che si possa trasferire nell'organizzazione politica, con atto di imperio o di compromesso, sempre causa di immobilità e di inerzia, la unità viva, fresca, operante dei cattolici, nella fede ed in Cristo. L'altra forza è rappresentata dal Partito Comunista, ispirato dalla dottrina marxista, con una formidabile organizzazione di lotta, alla quale bisogna manifestare la riconoscenza di tutti per la rottura dell'ottobre 1917, per la battaglia condotta contro ogni sopraffazione, per la capacità di organizzare le forze del riscatto e della libertà, per essere stato il partito della rivoluzione. Un partito che deve scomparire, nelle regioni dove il processo della lotta armata si è esaurito, e dove interviene il processo della lotta democratica. Un partito che deve, come atto supremo della sua capacità politica, contribuire a creare l'unico partito dei lavoratori. Una doppia morte da cui nasce la vita. Restino organizzati i cattolici che vogliono essere tali, nella realtà vivente del progresso, liberati da tutti gli acciacchi della vecchiaia, rinnovando la loro forza alla eterna vitalità dei valori di fraternità e di amore. Creino i marxisti i nuovi strumenti per le vicende della battaglia politica, dell'evoluzione socialista e della trasformazione sociale del nostro paese. In fondo, è un vero processo unitario quello che noi auspichiamo, sostenendo che al posto della formale unità della DC. vi sia la sostanzia_le unità dei cattolici; e che, al posto di schieramenti contrapposti e dissonanti, si abbia la unità delle forze del lavoro. A questo punto il dialogo è giunto alle sue conclusioni ed il cammino verso gli orizzonti nuovi può essere intrapreso. Cammino lungo, periglioso, contrastato, contraddittorio; talvolta duro, forse anche violento in alcuni momenti, come quello che oggi attraversiamo. Ma il solo cammino possibile. Siamo forse degli illusi; ma ci sen1bra, per dirla con parole semplici, che questa sia la strada che noi abbiamo creduto ci fosse tracciata dal pontificato di Giovanni XXIII. Siamo forse degli ingenui; ma ci sembra che questo fosse il vero e profondo significato del messaggio del XX Congresso del Partito Comunista Sovietico. Ci spingiamo forse troppo oltre nelle similitudini, ma crediamo che que5,to fosse anche il nascosto disegno di un cuore nobile come quello di Kennecly. Siamo troppo piccola cosa per considerarci latori di un messaggio, ma siamo anche abbastanza coragg1os1 per dire ad alta voce quello 127 BibliotecaGino Bianco
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