Nord e Sud - anno XII - n. 65 - maggio 1965

Gli Stati Uniti tra l'Asia e l'Europa vietnamita. Per quanto gravi siano le divergenze tra l'URSS e la Cina, troppi fattori concorrerebbero a determinare la reazione di Mosca per poter essere certi dell'evitabilità dello scontro diretto russo-americano qualora l'esasperazione di una lotta contro un avversario terribile nella giungla e nelle paludi (lì dove agli Americani costerebbe carissimo combattere) e difficilmente individuabile e raggiungibile dal cielo (lì dove gli Americani dispongono di una terrificante potenza) conducesse i bombardieri americani sempre più a nord, nello sforzo di colpire alle radici i centri vitali dell'avversario; sempre più a nord, in territorio cinese, magari, e sulle installazioni in cui si prepara la bomba all'idrogeno. Ma, a parte la difficoltà di prevedere con certezza la maniera in cui l'URSS sarebbe costretta a reagire ad un intervento militare americano sui centri atomici cinesi, le implicazioni della polemica russo-cinese nella crisi del Vietnam sono così profonde e complesse che l'URSS non può regolare la sua condotta fondandosi esclusivamente sul proprio interesse di grande potenza mondiale in quell'area. Proprio nella misura in cui Pechino appoggia gli estremisti del Vietcong al sud della penisola indocinese, ed una giovane generazione filocinese al nord, Mosca ha interesse a rinforzare la posizione di O Ci Min e del gruppo più moderato di Hanoi, che nutre un forte sentimento nazionalista ed anticinese. Nella misura in cui i bombardamenti americani indeboliscono e sconvolgono la struttura militare, economica e statale della repubblica nordvietnamita, i Cinesi possono sempre più pressantemente offrire un aiuto che significherebbe la definitiva esclusione dell'influenza di Mosca dal Sud-est asiatico; e sempre più l'URSS è quindi impegnata a sostenere l'autonoma sopravvivenza di un governo comunista come quello di Hanoi che malgrado la posizione geografica è riuscito a mantenersi abbastanza indipendente dalla Cina. Si spiega, dunque, il singolare episodio che ha visto Pechino bloccare alla frontiera i rifornimenti militari russi, e la decisione con cui Mosca ha reagito, denunciando il comportamento cinese a tutti i paesi comunisti o simpatizzanti. Ma l'impegno sovietico in favore del Vietnam del Nord implica rischi enormi. I 125 esperti militari sovietici che vi si trovano attualmente e quelli molto più numerosi che affluiranno per controllare ed installare i missili SA.Ivi,le cui basi di lancio sono state di recente individuate dall'aviazione americana, sono permanentemente esposti agli interventi aerei americani. Si riproduce così una situazione di tipo cubano, perché lo scontro russo-americano può diventare diretto, con tutti i pericoli che ne derivano. Ma se l'Unione Sovietica, malgrado la sua disponibilità per una soluzione negoziata e la sua lontananza dal teatro della crisi, è da considerarsi anch'essa come uno degli avversari contro cui gli Americani s1 9 BibliotecaGino Bianco ..

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