Girolamo Cotroneo - Ca_logero Muscarà logie. Quando l'Antoni parla, come abbiamo visto, di una Idea « sacra e pura», con essa altro non intende se non « l'intervento nell'azione politica del momento dell'eticità» (p. 108), la quale non interviene nella storia come forma o categoria astratta, come « mera elevazione dell'interesse particolare in vista del generico Bene» (pp. 108-109), ma come universale determinato; allora essa assume una funzione mediatrice tra la conoscenza storica e l'azione, « perché non è costruzione sovrapposta o contrapposta alla concreta conoscenza storica, bensì è operante già in questa e si sviluppa da questa » (p. 109). La dottrina della pura azione viene così sottoposta dall'Antoni ad una definitiva confutazione, come altrettanto energicamente respinte sono le teorie dell'astratto e formalistico moralismo, della pura contemplazione: questa rivalutazione dell'eticità è il motivo comune di tutta l'attività speculativa di Carlo Antoni, ed è normale che questa acquisizione sia stata da lui trasportata sul piano dei rapporti fra gli uomini, traducendosi in un continuo sforzo per comprendere il proprio tempo: « In ciò - scrive Antonino Pagliaro nella bella introduzione premessa al volume - egli è assai vicino ai grandi storici di cui così sagacemente interpretò l'essere e la fortuna. Il travaglio della sua coscienza, ora in contatto sinergico, più spesso in attrito con il tempo, nel tramite di una intelligenza poderosa si traduce in pensiero; e solo in questo elevarsi di ogni esperienza, ogni nozione o evento, nello spazio logico della ragione egli si sentiva pago. Il suo atteggiamento sdegnoso nei confronti di movimenti filosofici, come l'esistenzialismo o di ideologie politiche diverse dalla propria, trae ragione e impulso dalle profonde resistenze di una coscienza aristocratica, dalla quale la vera libertà è avvertita come libertà dello spirito che conquista se stesso, attraverso il superamento degli istinti bruti della fisicità » (p. 31). GIROLAMO COTRONEO La geografia "attiva ,, Non si dice niente di nuovo, oggi, se si afferma che anche le teorie economiche, per quanto possano sembrare « oggettive », portano l'impronta della realta economica dell'epoca e dell'ambiente in cui vengono elaborate. È stato ormai riconosciuto, ad esempio, come la teoria del Weber rifletta le condizioni della industrializzazione della Germania nel secolo scorso (Ponsard). E il Marrama, nel suo noto lavoro sui problemi del sottosviluppo, dichiara esplicitamente l'inadeguatezza degli schemi concettuali elaborati in base alla realtà economica dei paesi all'avanguardia dello sviluppo per intendere e risolvere le questioni aperte nei paesi che ancora rton hanno raggiunto 104 BibliotecaGino Bianco
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