, RECENSIONI Etica e politica nel pensiero di Carlo Antoni Una raccolta di saggi inediti o poco conosciuti, ·ma che rappresentano alcuni dei momenti più significativi dell'itinerario filosofico di Carlo Antoni, viene opportunamente riproposta all'attenzione del pubblico filosofico italiano con un volume (Storicismo ed antistoricismo, Napoli, 1964), pubblicato, per intelligente iniziativa di Pietro Piovani ed Emilio Paolo Lamanna nella collana di filosofia da essi diretta (editore Morano). Degnissimo curatore del volume è stato Michele Biscione, il quale ha compiuto il non facile lavoro di reperimento dei testi, nonché quello della loro sistemazione organica, in modo da dare al volume quella veste unitaria con la quale esso si presenta. Il titolo stesso del volume, che è tratto dal saggio che inaugura la raccolta, consente immediatamente di individuare il motivo comune di questa silloge, che è poi, in definitiva, il nucleo di tutta la filosofia dell'Antoni, e cioè il suo interesse verso la storia, intesa crocianamente nella più vasta accezione del termine. Un rapido sguardo ai saggi che compongono quest'opera postuma, i quali affrontano una serie di problemi riguardanti lo storicismo, le ideologie polit,iche, la dottrina dialettica della storia, i problemi della conoscenza storica, i metodi sociologici, etc., permette appunto di comprendere, come dicevamo, la rigorosa unità del volume che offre ampia materia di meditazione per l'approfondimento di quei temi che, scaturiti dalla dottrina crociana della storia, hanno trovato in questa, come in tutte le altre opere di Antoni, un coerente sviluppo ed una sensibilizzazione che li rende densi di significato e vivi nella loro attualità. Chiunque abbia seguito lo sviluppo del pensiero dell'Antoni attraverso le sue principali opere, da La lotta contro la ragione al celeberrimo Com1nento a Croce, sino all'ultimo volume del 1959, La restaurazione del diritto di natura, ha potuto agevolmente darsi ragione della posizione dell'Antoni nei confronti della dottrina crociana, di fronte alla quale egli non si pose né presuntuosamente come il « superatore », né scolasticamente come il « volgar-izzatore »: il suo problema, come ha recentemente scritto Raffaello Franchini (su « Il Mondo»), « non era quello di aprire nuove vie, ma di percorrere quelle che erano state appena aperte»; ed i" saggi qui raccolti, che vertono soprattutto sulla dottrina dialettica della storia, sono un'evidente riprova della sua metodologia che aveva accolto a fondamento il concetto crociano del carattere storico di tutte le proposizioni filosofiche. Con questa concezione al fondo del suo pensiero fu possibile all'Antoni trattare modernamente una serie di temi come quelli discussi in questo libro, fra i quali, a nostro avviso, importantissimo, l'analisi della logica dello Hegel dalla 101 BibliotecaGino Bianco
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