Franco Fiorelli - Sandro Petriccione rale disciplina urbanistica venga tenuto conto dell'esigenza di tale normativa speciale, dati i peculiari fenomeni connessi all'utilizzazione dei suoli nelle zone di nuovo sviluppo industriale nell'ambito del Mezzogiorno. In particolare, secondo l'indirizzo emerso in sede di applicazione e di interpretazione della normativa in oggetto, l'esproprio dei terreni - da parte dei Consorzi di sviluppo industriale - non dovrebbe essere limitato agli « agglomerati », ma dovrebbe essere reso applicabile all'intero territorio incluso nelle « aree » e nei « nuclei ». In effetti, nella 1naggior parte dei casi, si verifica una formazione di rendita fondiaria anche all'esterno degli « agglomerati », riscontrabile nel generale aumento dei prezzi dei suoli nell'ambito delle « aree » e dei « nuclei » in cui è promosso il processo di industrializzazione. Tale generale elevamento dei prezzi dei terreni è determinato dalle modificazioni di uso attuali o potenziali: più precisamente, dalla realizzazione di un « sistema » di infrastrutture a servizio degli « agglomerati » e dal fatto che si verificano o si scontano processi di propagazione degli insediamenti industriali al di fuori degli « agglomerati » 5 • La formazione di queste situazioni di rendita appare chiaramente nei casi in cui le grandi e medie imprese - che si localizzano nelle « aree » e nei « nuclei » di industrializzazione, spesso al di fuori degli « agglomerati » - acquistano estensioni di suolo di gran lunga superiori alle loro immediate o prevedibili esigenze: più che per speculare nel mercato dei suoli, al fine di impedire o limitare la possibilità che altre imprese si avvantaggino della formazione di « economie esterne» e della rendita dei terreni, in seguito alla realizzazione delle opere infrastrutturali. In merito alla normativa riguardante gli insediamenti nelle « aree » e nei ~ nuclei » di industrializzazione, è da ricordare infine che lo « statuto tipo » dei Consorzi degli Enti locali interessati prevede la concessione agli imprenditori dei terreni espropriati in uso oppure 1n 5 È da notare, in particolare, che sovente le imprese preferiscono dislocarsi lungo le vie di comunicazione di maggiore importanza che collegano le « aree » e i « nuclei», piuttosto che utilizzare la rete di infrastrutture all'interno degli « agglomerati». In prossimità di centri urbani, specie di quelli di grandi dimensioni, tali processi di localizzazione industriale spesso contribuiscono a creare insediamenti promi,scui, produttivi e residenziali, gravemente lesivi di una ordinata pianificazione territoriale. È da osservare inoltre che in molti casi le imprese vendono i terreni industriali nei pressi dei centri urbani (più precisamente nelle zone di tradizionale insediamento industriale, situate alla periferia dei centri urbani) per spostarsi, lungo gli assi di comunicazione, verso le nuove « aree» o i nuovi « nuclei» di industrializzazione: realizzando, quindi, un'accumulazione della rendita, sia di quella che si verifica per la destinazione dei vecchi terreni industriali all'insediamento residenziale, sia di quella che si verifica per la formazione delle nuove zone di industrializzazione. 98 BibliotecaGino Bianco
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