Gioacchino Forte sere presentato in abiti accettabili dal buon gusto e dalla decenza; non si deve accentuare o sottolineare qualsiasi parte del fisico, in particolare della donna .. ». Durante la recente « Tavola rotonda » sui fumetti svoltasi a Bordighera, alcuni critici hanno sollevato dubbi sulla validità, non diciamo altro, logica, del codice. Quando questa nota comparirà su « Nord e Sud », è probabile che a Ro,ma si sarà svolto un incontro promosso da critici, editori e da chi scrive per trovare formule un po' diverse per queste norme di autocensura, se proprio sono necessarie. Non è del « codice », comunque, che vogliamo parlare in questa sede, né delle complesse strategie editoriali per sfuggire alle minacce di ben individuabili gruppi di pressione. Ci interessano piuttosto i « messaggi ideologici » che ricorrono nei fumetti, specie in quelli di più recente produzione. Chi dice che qttesta stampa sia neutrale? Co1ne credere agli editori quando ci assicurano che la funzione del loro prodotto « deve identificarsi in un mezzo di formazione, o in un sano svago, o in entrambe le cose »? Bisogner.ebbe intendersi sul significato e sull'indirizzo della « formazione ». Si può « formare » in tanti sensi: giovinetti perbene, boy-scouts, piccoli alienati, vittime precoci della civiltà del consumo, maccartisti in erba, cripto-sadici, piccoli scrivani fiorentini, campioni delle virtù civiche, futuri criminali, nevrotici precoci, uomini-massa perfettamente integrati. Basta intendersi. L'analisi di una serie di fumetti, che abbiamo tentato su più vasta scala in altra sede 6 , ci fa comprendere chiaramente quale tipo di « formazione » persegua l'industria della cultura di massa. Seguono pochi, opportuni esempi. Superman in· Italia è conosciuto come Nembo Kid: è un giovanotto alto, massiccio, muscoloso proprio come i personaggi che troneggiano nelle riviste di boxe, un po' tonto, perfettamente in regola, malgrado che il nostro abbia un'origine extra-terrestre, con il cliché dell'Americano Medio. La « grande trovata » dei due inventori di Superman, Schuster e Siegel (1938), è stata la doppia personalità del personaggio. Superman è, al tempo stesso, il giovane dio « oriundo » di Krypton, dotato di capa~ cità operative formidabili e il timido, reporter perfettamente integrato nell'organizzazione, in servizio presso il « Daily Planet ». Questa personalità « anfibia» dell'eroe consente non solo di costruire, _per mezzo di una trama fitta di equivoci e di qui pro quo, una serie praticamente interminabile di avventure, ma crea - quel che più conta - occasioni continue di proiezione-identificazione nel personaggio, divenuto popolarissimo nello spazio di pochi mesi,' emblema com'è delle ., 6 Cfr. il nostro Eroi. di carta, Edizioni Scientifiche Italiane, Napoli, 1965. 96 Biblioteca Gino Bianco
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