Nord e Sud - anno XII - n. 64 - aprile 1965

Napoli e la 167 ratore ne intascava il plusvalore derivante al suolo, dagli acquirenti delle case costruite. Il risultato urbanistico era il disordine edilizio, aggravato dal fatto che molto spesso il possesso delle aree si trasformava in un formidabile strumento di pressione e perfino di potere. È dunque pienamente giustificata l'opposizione degli speculatori ai piani urbanistici della 167, che possono diventare un potente cuneo, capace di rompere una situazione ormai consolidata da anni, separando con un taglio netto quel che compete alla pubblica amministrazione, come obblighi e come diritti, da quel che compete agli operatori. Ma, quel che più conta, non si deve dimenticare che un lotto di terreno edificabile, acquistato nei quartieri della 167, sara un lotto• completamente e razionalmente urbanizzato, ossia fornito di tutti i servizi e di tutte le attrezzature, dalle scuole ai mercati, dalle zone verdi ai luoghi di svago, dalle attrezzature sanitarie a quelle assistenziali, mentre un vano acquistato nei congestionati quartieri che la speculazione edilizia riesce ad offrire sul mercato a prezzi proibitivi nulla ha di tali attrezzature, ché, anzi, molto spesso difetta perfino delle pur modestissime caratteristiche igieniche previste dal Regolamento edilizio vigente. Se i quartieri della 167 potranno godere delle attrezzature e dei servizi, e soprattutto se potranno sorgere intorno alle iperstrutture urbane previste nei piani urbanistici elaborati, iperstrutture che altrove, dall'America all'Inghilterra, sono state felicemente sperimentate, e che anche in Italia cominciano ad essere attuate, essi potranno assumere una funzione di richiamo dalla città e di ristrutturazione e di spinta nei confronti delle zone esterne; e potranno dare a Napoli quello sviluppo urbano di moderno respiro che le è mancato in confronto di altre città d'Italia. L'apertura di questi moderni quartieri, ed il relativo alleggerimento della pressione demo,grafica in alcune congestionate zone della città, potrà offrire insospettate possibilità di risanamento, di ristrutturazione, di impiego• di capitali e di lavoro nel vecchio centro, fatiscente e superpopolato; e d'altro lato potrà aprire nuove premesse allo sviluppo guidato dalla città verso il suo territorio d'influenza. Ma si può e si deve anche aggiungere che proprio in queste previsioni è la chiave della ripresa edilizia nella nostra città e nella nostra regione. Noi ci auguriamo che la formula di centro-sinistra si traduca in una concreta azione di tutti i pubblici poteri che permetta di dare nuovo vigore alla politica di piano, così come le forze della sinistra democratica l'hanno 1 impostata e devo,no perseguirla; e ci auguriamo ancora che quelle riforme, che sono, a fondamento di un più organico, moderno e decentrato sistema amministrativo, non si lascino attendere ulteriormente, ma vengano, in·- 91 BibliotecaGino Bianco

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