Giulio De Luca commissione per il P.R. l'ha individuata. Tali conso~zi dovrebb·ero essere parte integrante del co,nsorzio per le aree industriali. 5) Studio del piano regolatore del centro urbano di Napoli, inteso come parte integrante del piano dell'area metropolitana. 6) Necessità di condurre il lavoro in stretta intesa con le provincie di Caserta e di Salerno, per il coordinamento con i rispettivi piani di sviluppo ir1dustriale. 7) Necessità di studiare i provvedimenti necessari, economici, tecnici, urbanistici, affinché Napoli assuma la funzione di polo di sviluppo fondamentale, nel sistema dei poli ad assi di sviluppo del Mezzogiorno, da Roma in giù. 8) Necessità di controllare che i poli di sviluppo della provincia di Napoli, e quelli della provincia di Salerno e Caserta, non si trasformino in poli di squilibrio nell'ambito· della Campania, ma siano invece elementi di un sistema che penetri all'interno della regione. 9) Necessità di ristrutturare il sistema dei trasporti e delle vie di comunicazione della regio 1 ne in funzione dei poli di sviluppo che si prevede di potenziare. 10) Necessità di inquadrare il problema del porto, di Napoli in una visione meridionalistica, proponendo programmi adeguati, e coordinati con la rete cinematica interna e col sistema di assi e di poli di sviluppo. 11) Messa a punto degli strumenti e dei finanziamenti necessari per condurre rapidamente a coinclusio•ne i lav,ori delle commissioni. 12) Istituzione di Consigli misti permanenti, intercomunali ed interprovinciali, che stabiliscano un rapporto continuo con le amministrazioni comunali e provinciali interessate ai piani (tale istituzione potrebbe rendersi indispensabile per supplire alla carenza di indirizzi unitari e di coordinamento che solo un'amministrazione regionale potrebbe fornire). 13) Esame approfondito delle si.tuazioni di fatto, per accertare iJ margine di possibilità tuttora esistente per l'attuazione di programmi a lungo termine; e di conseguenza stesura rapida di programmi a medio e breve termine per tamponare l'attuale condizione di crisi economica e di stasi sia dei lavori pubblici che dell'iniziativa privata. . 14) Studio e messa in atto, nel quadro delle indicazioni del numero precedente, di quegli strumenti e di quelle disposizioni che possono incrementare utilmente il lavoro, allontanare la disoccupazio 1 ne e servire da elementi catalizzato•ri per l'avvio della città verso le prospettive di sviluppo intercomunale auspicate (assi attrezzati, quartieri per l'edilizia economica e popolare, piano di ricostruzione della via Marittima, edilizia 84 Biblioteca Gino Bianco
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