Nord e Sud - anno XII - n. 64 - aprile 1965

Napoli e la 167 sono rimasti per ora soccombenti di fronte alla tattica ritardatrice o deviatrice che ha insabbiato tutte le iniziative. Oggi le peggiorate condizioni economiche e l'atmosfera di crisi ormai diffusa specialmente nel settore edilizio, mentre favoriscono gli oppositori del piano, i cui effetti stimolatori di una ripresa del lavoro possono apparire troppo lontani nel ten1po, rendono più facile la strada per sbloccare quelle situazioni che erano state con grande fatica difese, a salvaguardia del piano e dell'avvenire della città. Purtroppo, da sempre, ogni qual volta si affrontano i problemi napoletani, si è assillati da un dilemma: o raffazzonare un programma qualsiasi, sotto l'incalzare di situazioni gravi che richiedono rimedi urgenti, o affrontare tali problemi con serena calma, per risolverli finalmente in modo definitivo. Poiché è stata sempre la fretta che ha prevalso, sono ormai venti anni che Napoli atnende inutilmente un piano regolatore. È mia opinione che l'ora dell'inizio del lavoro per affrontare i problemi di Napoli, in qualunque momento essa suoni, debba essere consi,derata l'ora zero, e che da questa occorra partire. Ma poiché i pareri non collimano, più che mai si rende urgente e indispensabile il chiarimento al quale facevamo cenno all'inizio di questo nostro scritto, anche per tener conto di indifferibili esigenze economiche che impongono una rapida ripresa dell'attività edilizia. I punti programmatici sui quali l'Amministrazione comunale e quella provinciale devono pronunciarsi sono, a mio avviso, i seguenti : 1) Accettazione, o non, della dimensione comprensoriale del piano, non intesa come una vaga affermazione di principi astratti, sui quali sono ormai tutti d'accordo, ma tradotta in concrete proposte che tengano anche conto degli strumenti disponibili per tradurle in realtà, dei prevedibili tempi di attuazione, dei finanziamenti necessari e delle loro fonti. 2) Necessità di inquadrare il piano di sviluppo delle aree industriali della provincia di Napoli nel piano dell'area metropolitana, in modo che il primo sia parte integrante del secondo. 3) Opportunità di dare una definizione alla legge n. 16 7, con un· programma che, abbracciando l'area metropolitana, si inserisca come parte integrante del piano di quest'ultima. 4) Opportunità di formare consorzi intercomunali per lo studio e la realizzazione dei piani per l'edilizia economica e popolare, previsti dalla legge 18.4.62, n. 167, con la partecipazione del comune di Napoli e di tutti i comuni che entrano nell'area metropolitana, così come la 83 Biblioteca Gino Bianco

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