Napoli e la 167 di Giulio De Luca PAESI E CITTÀ Il programma concordato dai partiti di ce11tro-sinistra che hanno dato vita alle nuove amministrazioni del comune e della provincia di Napoli indica, tra i punti fondamentali, la immediata ed energica ripresa dei lavori per la formulazione e redazione del Piano Regolatore e di quelli per il piano del Consorzio delle Aree Industriali; la definitiva messa a punto del programma di opere da attuarsi con i fondi della legge speciale per Napoli; ed infine l'espletamento di tutti gli adempimenti ancora necessari per l'attuazione del piano già studiato in applicazione della legge 18 aprile 1962, n. 167. Tale denso ed impegnativo programma esige un approfondito chiarimento, che consenta di fare il punto sulla situazione, così come l'Amministrazione di centro-sinistra la eredita da quelle passate. Qu·esto chiarimento deve cio·è aver luogo prima ancora che l'Amministrazione faccia quelle scelte che deve fare, se vuole rendere coerente ed efficace la sua azione; e soprattutto se essa intende, come deve intendere, di prendere precisa coscienza dei rapporti di stretta dipendenza dei conclamati obbiettivi politici dai programmi idonei a perseguirli. Le varie commissioni nominate per lo studio e l'elaborazione dei piani, l'abbiamo più volte affermato, sono commissioni tecniche a cui compete di dar lumi alla Amministrazione, di studiare i problemi relativi all'ambito delle loro competenze, di precisare le possibilità tecniche e graduali di attuazione dei programmi e dei pi,ani messi a punto; ma la responsabilità delle scelte politiche è inalienabile prerogativa e imprescindibile dovere dell'Amministrazione Comunale e di quella Provinciale, che non possono esimersi dal farle con la dovuta chiarezza, prevedendone, nei limiti de~le umane possibilità, le conseguenze, i rischi, le eventuali alternative, e fornendo i mezzi, istituendo gli strumenti e scegliendo gli uomini adatti, perché le formulazioni programmatiche si traducano in concrete realtà. Anche i tecnici e gli esperti, uomini di studio, che saranno chiamati a far parte delle .commissioni, devo•no sapere per chi vanno a prestare, l'opera loro e per il raggiungimento di quali obbiettivi, ed essere i11 ,I • 80 Bi lioteca Gino Bianco
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