An.tonio Rao Non era di questo tipo il rapporto tra Napoli, nei confini che aveva prima del 1925-27, ·ed i comuni ad essa limitrofi prima di questa data. Dopo il 1904, l'anno della Legge speciale per Napoli, con la designazione di due zone industriali, ad ovest e ad est della città (rispettivamente Bagnoli e S. Giovanni a Teduccio ),· l'industria entrava risolutamente tra le componenti del volto economico-urbanistico della città e poneva su una base di più stretta dipendenza le relazioni tra i comuni limitrofi a Napoli e quest'ultima 27 • Per la verità, soltanto quei comuni che erano sedi delle nuove industrie, come Barra e, soprattutto, S. Giovanni a Teduccio, videro immediatamente infittirsi i legami con il capoluogo, ma, comunque, anche per gli altri si verificò una intensificazione di relazioni e di interdipendenze con esso. In un modo o nell'altro era Napoli che, direttamente e indirettamente, provocava lo sviluppo dei comuni contermini. Occorre precisare, tuttavia, la natura di questo processo. La espansione dell' « agglomerazione napoletana » in direzione est-ovest, da S. Giovanni a Teduccio a Bagnoli, è avvenuta proprio in dipendenza della localizzazione delle zone industriali in quelle aree. Cioè essa è « stricto sensu » una funzione della industrializzazione. Per gli altri comuni, che con i precedenti furono aggregati alla città nel periodo 1925-27, il rapporto di dipendenza .dal processo di sviluppo industriale di Napoli è molto più sfumato. Si può avanzare con molta cautela l'ipotesi che essi abbiano in parte svolto funzioni residenziali nei confronti delle nuove masse inurbatesi in seguito alla ripresa industriale di Napoli. Non possediamo i dati , diretti per suffragare questa affermazione ma, ragionando sui dati disponibili, possiamo cercare di renderla quanto meno plausibile. Al censimento del 1931, la popolazione dei nove comuni aggregati risultava aumentata molto di più e molto più rapidamente della popolazione napoletana. Rendendo la popolazione iniziale (1861) uguale a 100, si incontravano indici (come il 439,74 di S. Pietro a Patierno, il 397,20 di Secondigliano, il 282,09 di S. Giovanni a Teduccio) molto più alti, o comunque più alti, dell'indice relativo al capoluogo (160,51) 28 • Orbene, nessuno dei sobborghi in questione (tranne S. Giovanni a Teduccio e, parzialmente, Barra, come si è detto) ebbe, nel periodo 1861-1931 uno sviluppo economico considerevole, né, d'altra parte, il movimento naturale della popolazione è mai stato, nei comuni suddetti, sensibilmente diverso da quello napoletano. È giuocoforza, quindi, inter27 Veramente le zone dei Granili e di Poggioreale possedevano già un carattere industriale, ma è solo con vari decreti dopo il 1904 (1906, marzo 1907, dicembre 1913, 1918), che esse conseguirono decisamente, anzi esclusivamente, una tale fisionomia. 28 G. GALASSO, cit., p. 68. 72 Biblioteca Gino Bianco
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