La « conurbazione » napoletana a nuclei diffuse, come Manchester, siano a nuclei ravvicinati, come la Ruhr, siano conurbazioni doppie, come Leeds e Bradford, o multiple, come quella formata da Lilla, Roubaix, Tourcoing, siano « tecniche » o di altro tipo, ha avuto sempre alla propria base un intenso processo di industrializzazione. Ciò è particolarmente evidente per quelle conurbazioni che sono nate quasi ex-novo su una intelaiatura di villaggi o di casolari, nei pressi di giacimenti minerari o intorno a semi di industrializzazioni particolarmente fecondi, come il bacino carbonifero francobelga, la Ruhr, la Saar, i grandi bacini carboniferi inglesi, lo Yorkshire, il Northumberland-Durham 22 etc. Ma può valere anche per quelle conurbazioni che sono sorte intorno a grandi città, come Londra o Parigi. Pur riconoscendo le grandi capacità attrattive delle funzioni commerciali, amministrative, direzionali, militari etc~ che quelle capitali esercitavano, si deve ammettere che la loro espansione demografica ed urbanistica ebbe impulso decisivo dalla rivoluzione industriale. Nell'un caso e nell'altro, quindi, la metropoli regionale risultava essere una filiazione, diretta o indiretta, della concentrazione industriale. L'eccezionale sviluppo demografico ed urbano che oggi la caratterizza è, quindi, un « posterius » rispetto all'i11dustrializzazione: il moltiplicarsi delle città e la loro progressiva fusione sono avvenuti quando la connotazione industriale dell'ambiente era completamente definita. Entro quali limiti questo sia vero anche per l'area conurbata napoletana, apparirà più chiaramente da un rapido esame della sua struttura. 5. Le « ali » e il « corpo ». Schematizzando il discorso al massimo, si possono distinguere nella conurbazione napoletana tre elementi spaziali. Primo : una vasta area del capoluogo che corrisponde al territorio di Napoli nei confini che aveva prima del 1925-27; da un punto di vista territoriale e funzionale si può considerare il cuore dell'area metropolitana. Secondo: un anello di quartieri periferici, corrispondenti ai comuni limitrofi di prima del 1925; la maggior parte di essi no•n costituisce una vera e propria periferia, piuttosto una banlieue 23 • Congiuntamente 22 Cfr. P. GEORGE, Manuale di geografia della popolazione, Comunità, parte III, cap. II. 23 Cfr. P. GEORGE, Geografia della città, cit., p. 93. Propriamente una banlieue è costituita da nuclei amministrativamente indipendenti dal capoluogo, e tali erano, infatti, fino al 1925, i quartieri in questione. L'impiego del termine banlieue per indicare questi insediamenti, anche dopo la loro fusione amministrativa col capoluogo, sottolinea la persistenza in essi di molti dei caratteri (< suburbani » ( dall'isolamento alle strutture residenziali, alle condizioni di vita etc.) che presentarono prima dell'annessione. Si veda in proposito la fondamentale inchiesta di E. LUONGO e A. OLIVA, La banlieue napoletana, « Nord e Sud», aprii~ 1960, n. 3, pp. 77-106. 69 Bibli·otecaGino Bianco
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