La « conurbazione » napoletana quella, asimmetrica ed irregolare, del West-Yorkshire 17, risulterebbe astratta e, quindi, di scarsa utilità. 3. Dati somatici. Dati i limiti della definizione che abbiamo accettata, la conurbazione napoletana va identificata con un'area dai confini piuttosto ristretti. Essa non coincide con l'area d'espansione napoletana, né, tanto meno, con una generica area d'influenza del capoluogo; corrisponde invece a quella zona in cui la continuità di abitato tra Napoli e gli altri centri è più evidente. Questo carattere è riscontrabile nella fascia urbanizzata che, partendo da Napoli, si dirama ad ovest, fino a Pozzuoli, ad est, fino a Castellammare di Stabia, a nord, fino a Casoria. Se con una linea immaginaria si congiunge il vertice nord della conurbazione, cioè Casoria, con i vertici est ed ovest, e si traccia dal vertice nord una perpendicolare alla tangente all'arco del golfo nel suo punto di massimo, si ottengono due triangoli scaleni dei quali quello orientale molto più grande di quello occidentale. Questa è, grosso modo, la configurazione della conurbazione napoletana. In quest'area sono compresi 16 18 comuni con una popolazione che al censimento 1961 risultava di 1.705.212 persone, di cui 1.182.815 spettanti al capoluogo e le rimanenti 522.397 appartenenti agli altri comuni della conurbazione. La sua superficie è di 33.189 ha, pari al 28,3% di tutto il territorio provinciale, che è di 117.113 ha. La popolazione che vi risiede è, invece, nel 1961, pari al 70,4°/o del complesso della popolazione provinciale. Quindi, la densità nell'ambito della conurbazione è molto più alta che nel resto della provincia; nella prima è infatti di 51,3 ab. per ha, mentre nel territorio rimanente è di 8,5 ab. per ha. Questi soli dati permettono già di rendersi conto di come la fascia urbanizzata in esame si distingua nettamente, per la sua de11sità demografica, dal resto della provincia, pur fittamente popolato. Ed essi soli potrebbero giustificare, quindi, la scelta che abbiamo fatta di considerare i sedici comuni che ne fanno parte come un blocco relativamente unitario. Tuttavia, un esame più approfondito delle caratteristiche economiche; sociologiche e morfologiche dei diversi centri rivela l'esistenza, nell'ambito dell'arcipelago urbano, di qualche, più o meno marginale, più o 17 GEORGE, op. cit., p. 98. _ 18 Tali comuni sono: Napoli, J:>~zzuoli, Portici, Torre del Greco, Torre Annunziata, . Resina, Castellammare. di Stabià, Bacoli, ~ Afràgola, Casavatore, Boscoreale, Boscotrecase, San Sebastiano al Vesuvio, Casalnuovo, ~omigliano d'Arco e Casoria. 65 BibliotecaGino Bianco
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