Nord e Sud - anno XII - n. 64 - aprile 1965

Antonio Rao Con la prima, sarà possibile considerare unitariamente la fascia urbanizzata che si è venuta formando intorno al golfo di Napoli; con la seconda, potrà essere individuata l'area d'influenza del capoluogo, nonché il rapporto intercorrente tra quest'ultima e la zona urbana precedentemente definita. Non è senza qualche timore che abbiamo deciso di ricondurre lo sviluppo urbanistico dell'area napoletana nella tipologia delle conurbazioni. Qualche autore ha esplicitamente negato che tale tentativo sia lecito 10, qualche altro ha parlato sì di « conurbazione napoletana », ma con un senso che - come si vedrà in seguito - riteniamo di non poter condividere 11; e quindi v'era il pericolo, da un lato, di incorrere in un'improprietà terminologica, dall'altro, di ingenerare equivoci. Tuttavia, abbiamo accettato di correre l'uno e l'altro rischio, ritenendo che il concetto di conurbazione, se inteso in un determinato senso, che fra poco vedremo, possa contribuire a porre in luce taluni tratti dell'area urbanizzata in esame, a nostro avviso particolarmente importanti. 2. Un concetto da definire. È evidente, dopo quanto s'è detto, che un primo problema da risolvere è quello di quali limiti assegnare al concetto di conurbazione. Questo termine non è che la trasposizione gr,afica italiana dell'espressione conurbation, con cui urbanisti e geografi inglesi designano un raggruppamento urbano formato da un ce11tro principale circondato da un certo numero di città « satelliti », strettamente legate da un punto 10 Si tratta del COQUER(Ynell'ottimo articolo Aspects démographiques et problèmes de croissance d'une ville « millionaire >i: le cas de Naples, in «Annales de géographie», n. 393, settembre-dicembre 1963) il quale tuttavia non fornisce alcuna motivazione del suo rifiuto di utilizzare tale terminologia. Si limita, infatti, a scrivere in proposito: « Ni ses caractères ni ses tonctions ne permettent d'en faire véritablement une conurbation et le terme, valable à certains égards, de complexe industrie!, ou discutable, de métropole économique, ne saurait en résumer tous les aspects », p. 574, op. cit. 11 Cfr. ALoo SESTINI, Qualche osservazione geografico-statistica sulle conurbazioni italiane, in « Studi geografici pubblicati in onore del Prof. Renato Biasutti », Suppi. al vo~. 65 (1958) della « Rivista geografica italiana, p. 313 e segg. Ivi si osserva che « è pacifico riconoscere in Italia l'esistenza di almeno due grandi conurbazioni aventi per loro metropoli rispettivamente Milano e Napoli»; che « la "regione urbanizzata " napoletana si distende fra Capua e Salerno per la lunghezza di una cinquantina di km., e circonda il Golfo Partenopeo, mentre si spinge sino ad una quarantina di km. verso l'interno»; che essa, « sopra un'area complessiva di 1.789 kmq., accoglie 2.669.395 ab., dei quali il 37,9% concentrato nel Comune di Napoli». 62 Biblioteca Gino Bian·co

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