Nord e Sud - anno XII - n. 64 - aprile 1965

Editoriale tradizionali che lo ha a lungo caratterizzato e si è co!lfigurato come una forza piccola, n,za dotata di una struttura e di una capacità rappresentativa veramente nazionali. Il fatto nuovo di quest'ultimo congresso è stata indubbiamente la parte di responsabilità politica e ideologica che si sono assunta i giovani del partito maturati intorno a La Malf a e nella suggestione della sua azione. Il documento congressuale da essi prese1ztato è un non. comune esempio di sensibilità e di intelligenza dinanzi ai problemi della società contemporanea e, insieme, un non coniune esempio di capacità di non siLbire deterministicamente q11elle che appaiono le spinte di fondo del movimento storico, ma anzi di accettarne la sfida replicando ad esse con una coraggiosa i-niziativa. Il fatto che le posizioni sostenute da questa nuova generazione di repubblicani siano state sostanzialmente accettate dal congresso è, a nostro avviso, la confern1a di quella vitalità del vecchio partito risorghnentale alla quale abbiamo già accennato. Ma ciò che ci sembra più importante è la coscienza dei propri compiti e delle proprie respo11sabilità nelle prospettive politiche attuali del nostro paese che il partito ha dimostrato sia nella elaborazione fattane nel documento testé ricordato sia nel discorso congressitale dell'on. La Malfa, indubbiamente uno dei migliori che il leader repubblicano abbia pronunciato nella sua lunga niilizia politica. Potra sembrare a qualche osservatore frettoloso o superficiale che parlare di autonomia del partito anche dinanzi alle prospettive di unificazione socialista o di articolazione unitaria della sinistra italiana che si pongono da qualche tempo sia, da parte dei repubblicani, una prova di presunzione non giustificata né dai rapporti di forza né dal calcolo e dall'opportunità politica. E in effetti discorsi in questo senso sono stati fatti anche al congresso del partito. In realtà non è su questa base che il discorso va condotto, perché l'autonomia cfze i repubblicani in anticipo sosterzgono per sé non è quella che deve servire ad un'azione isolata di rivendicazione o di affermazione politica, ma è precisamente quella che si pone come una base costruttiva e uno sforzo di mediazione proprio in vista della più larga articolazione denzocratica possibile dello schieramento politico italiano. Naturalmente, è implicito in questa posizione un preciso giudizio politico e ideologico, per cui si prevede che lo syiluppo della società contemporanea consentirà sempre più di uscire dalle dramn1atiche antitesi senza alternative del recente passato e di oggi: capitalismo-socialismo, rivolu.zione-reazione etc. Ma chi potrà negare che la collaborazione tra le forze den1ocratiche del cattolicesimo e del socialismo italiani sia la sola prospettiva realisticaniente valida per tutto il futuro prevedibile della lotta politica nel nostro paese? Chi 4 BibliotecaGino Bianco

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