Nord e Sud - anno XII - n. 64 - aprile 1965

Lettere al Direttore Il problema della sede del Centro residenziale è superato dalla semplice corretta interpretazione dalla volontà espressa dal Governo. Si vuole una grande opera non per la sola Calabria, ma per l'intero Mezzogiorno; opera che tenga conto di talune realtà di oggi e delle prospettive di domani nell'ambito di tale area. Inoltre la decisione governativa, è noto, fa riferimento ad un « Centro Universitario a carattere residenziale »: cioè qualcosa di ben definito, a sé stante, implicitamente dotato di tutti i servizi necessari ad una comunità autonoma, insomma un Centro a largo respiro con ampi orizzonti e comunque tale da garantire serenità d'ambiente e spazi sufficienti per dar modo agli urbanisti ed agli architetti di creare, anche dal punto di vista estetico, funzionale e sociale un'opera di grande richiamo e di indiscutibile bellezza. Alla luce di queste elementari considerazioni io per primo debbo riconoscere che non è più sostenibile la mia vecchia tesi di ubicare il Centro residenziale in una località baricentrica della Calabria (suggerivo infatti l'arco compreso tra Sant'Eufemia e Tropea). Dovendosi ora tener conto: dell'intera area del Mezzogiorno e di ciò che rappresentano le aree di sviluppo industriale di Taranto, Brindisi, Bari; dei nuclei di i-ndustrializzazione di Crotone, piana di Sibari e Ferrandina; del sistema di comunicazioni autostradali che faranno perno su Bari, Taranto e sulla Salerno-Reggio; nonché di altre considerazioni che sarebbe lungo elencare, è evidente che l'ubicazione del Centro residenziale va spostata il più .a nord possibile della regione calabrese. Partendo da queste premesse è altrettanto chiaro che l'unica piana esistente a nord è quella di Sibari. Di qui la 1-nia conclusione di proporre l'antica piana come la sede rispondente alla volontà espressa dal Governo nel testo della « Programmazione ». La mia distaccata posizione di calabrese non legato ad alcuna parrocchia e fuori delle beghe locali, se mi ha co11sentito di suggerire tempo fa la soluzione baricentrica calabrese come la più idonea per una Città universitaria calabrese a facoltà accentrate, oggi, con altrettanta onestà, mi induce ad affermare che, alla luce della volontà espressa dal Governo, non solo non avrei argomenti validi per sostenere la mia vecchia tesi, ma, quel che è peggio, andrei contro ad un indirizzo governativo con il quale, invece, intendo collaborare perché ritengo la decisione presa come un evento di incalcolabile portata per la regione. Lascio volentieri ad altri il compito di sfruttare la situazione per i loro equivoci tornaconti. A me basta ciò che il Governo ha deciso, ben contento di avere espresso, anche sulla scelta della sede, la n1ia pe:rsonale opinione e poco curandomi di « ciò che ne dirà la gente ». GAETANO GRECO-NACCARATO Siamo pienamente d'accordo con l'amico Greco-Naccarato, al quale siamo grati di averci inviato questa lettera. E siamo lieti che la tesi da noi sostenuta a suo tempo - non un'altra Università _in Calabria, ma una nuova 127 Bib-liotecaGino Bianco •

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