Nord e Sud - anno XII - n. 64 - aprile 1965

Gioacchino Forte È da giurare che il nostro personaggio. sia foggetto ideale della manipolazione psicologica del dr. Dichter, nonché un lettore assiduo della rubrica Una persona che non di11zenticherò mai nel « Reader's Digest ». Egli non nutre timori di apparire conformista. Il suo comportamento nella vita familiare e nelle relazioni sociali non potrebbe essere più ossequiente a certi modelli standard che la civiltà del consu1no di massa impone ai suoi adepti. Nei rapporti con il figlio Dennis ( che è il vero protagonista della strip) il suo modo di agire è addirittura esemplare. Notava Vance Packard in The Hidden Persuaders che molto spesso la pubblicità destinata ai ragazzi ricorre, per fare breccia nell'inconscio dei giovanissimi consumatori, all'ambiguo espediente di ridicolizzare, agli occhi di quest'ultimi, il mo11do dei genitori e, in genere, degli . . « anz1aru ». Il fumetto di Ketcham rispetta perfettamente questa norma canonica della mass citlture. Perfettamente allineato con il sistema, Uenni~ si trova a m-eraviglia nella Child-oriented Society teorizzata dai sociologi: non solo nelle gare sportive l'infernale bambino si mostra sempre più abile di papà e dei ridicoli amici di questo, ma spesso riesce a mettere in berlina il padre davanti a sua moglie, rivelando, per esempio, che gli enormi pesi con i quali il genitore, ogni mattina, si esercita, sono ... di gomma. A questo punto, senza volerlo, la « striscia» di Ketcham diventa perfetta. Pedocrazia e matriarcato, naturalismo deweyano e furberia infantile fanno sprizzare una serie di scintillanti gags dalle quali escono in trio·nfo i veri eroi della civiltà di massa: mamie e, naturalmente, il sistema di vita americano. Ma forse, in questi giorni, l'esaltazione dell'ideologia della integrazione attraverso la cultura di massa tocca le sue mete supreme. D01 po un riuscito « rodaggio » in Francia e in Belgio escono anche da noi le storie di Jimmy Torret, il giovane campione di tennis, disegnate e raccontate da R. Reding. Non corremmo privare il lettore di un'autentica delizia anticipandogli il movimentato svolgimento della prima avventura. Basterà dire che in queste sto·rie ritroviamo la caratteristica coppia cripto-omosessuale del baldo giovanotto (che ha avuto st1ccesso, ha fatto soldi, è bello, ama la v,ita) e, in muta ammirazione davanti a lui, del fanciullo ingenuo ma vogliosissimo di inserirsi nel sistema. Nello spazio di una sessantina di pagine succedono le cose più strabilianti. L'aspetto più singolare di questi coniics è che, per la prima volta, riteniamo, nella storia dei fumetti, non solo i << buoni » trionfano (com'è racomandato dal Codice Morale), ma mancano assolutamente i 106 Biblioteca Gino Bianco

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