Gioacchino Forte ridicoli e i loro tratti somatici, quasi sempre orientali o mongolici, denotano slealtà, viltà, perfidia. Gli alleati tradizionali degli americani non vengono trattati molto meglio. Nell'avventura « Morto o disperso? » troviamo, per esempio, una caratteristica figura di ufficiale inglese che, se incarna alla perfezione l'ideale del « tipico » secondo le aspettative del lettore medio americano, si rivela, al momento cruciale della vicenda, sciocco o quanto meno ingenuo. I francesi poi, sempre secondo la Weltanschauung di Frank Robbins, non hanno altra funzione che quella di produrre champagn·e e spettacoli notturni ad alto livello di eccitabilità erotica. L'idea sottintesa è che, oltre al problema dell'eliminazione politicomilitare del blocco comunista, non vi è alcun altro problema al mondo, e tutto va nel migliore dei modi grazie alla lungimiranza degli industriali e dei generali americani. - . Robbins ci mostra, quasi in ogni avventura, Johnny a spasso per le vie di Saigo•n, di Bangkok, di Hong-Kong, di Tokio. Nel dedalo di viuzze affollate, tra il fruscìo delle ruote dei ricsciò, il nostro passa con la beata incoscienza del turista medio che ha preso in patria le sue brave credit cards e si gode le vacanze tutto felice dell'orgia di « tipico >ì che passa davanti ai suoi occhi. Le statistiche dell'UNESCO e della FAO sui milioni di analfabeti e di sotto-alimentati? L'instabilità e l'equivocità dei regimi-gorilla sostenuti spesso dagli occidentali? ½e catapecchie di fango nelle quali vivono a livello subumano migliaia di individui? A Johnny tutto· questo no·n interessa. Per lui (e, si vorrebbe, per i sedici milioni di lettori settimanali delle sue storie) i problemi della politica internazionale sono soltanto questione di pugni, di revolverate ben dirette e, in ultima analisi, di bombardieri pesanti dotati di efficiente equipaggiamento nucleare. La critica crepuscolare di certi fumetti (tutt'altro che disprezzabili sul piano estetico) come Blondie di Chic Young o He and Lois (Pippo e Lalla) di Dick Browne, oppu·re l'aggressività un po' midcult delle strips di' Jules Feiffer, non valgono a contrastare la tendenza conservatrice straripante dai Rintintin, Little orphan Annie (apparsa in Italia per qualche tempo come l'orfanella Betta), Millie the Model, Joe Palooka, Terry and the Pirates, Steve Canyon, Dennis the Menace. -È curioso notare come quest'ultimo personaggio, dotato di una vis comica per nulla trascurabile e di una discreta carica di simpatia, abbia avuto in Italia - dove è apparso per qualche tempo sotto il nome di Gian Tempesta - uno scarso successo. Forse si è ritenuto che questo fumetto riflettesse in modo un po' troppo esclusivo mentalità e atteggiamenti americani e quindi non si prestasse a un'importazione con profitti 104 Biblioteca Gino Bianco
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