Gioacchino Forte È facile, talora, parlare di « persuasione ~cculta »: eppure ci sembra che questi racconti offrono suggestioni molto forti. L'immagine della realtà che essi presentano è quella di un mondo in cui benessere materiale e consumo sono i valori supremi: l'uno fine, l'altro mezzo, l'uno meta, l'altro strumento per giungervi; tutt'e due, comunque, essenziali; entrambi - si deve aggiungere - collegati a una bene identificata visione politica. Ideali non solo di integrazione, ma di aperto, rozzo maccartismo, come ha acutamente rilevato Roberto Giammanco in un suo libro di un anno fa 8 , ricorrono, in certi fumetti avventurosi americani. Anni orsono Smiling Jack e Long-Shot prepararono i lettori quotidiani di strips al tentativo di invasione di Cuba. In questi giorni, i lettori americani seguono Steve Canyon nei cieli dei Vietnam del nord, mentre grappoli di bombe al napalm piovono sui villaggi di legno e sulle risaie comuniste. Fra tutti questi veicoli ideologici, campeggia un personaggio di singolare forza espressiva: Johnny Hazard, creato nel 1944 da Frank Robbins. Se la professione di Vaillant era fuori di ogni dubbio, quella di Hazard (o di Azzardo, com'è conosciuto in Italia) lascia perplessi. Si potrebbe supporre che egli sia un agente della CIA o un ufficiale dell'U.S. Air Force autorizzato a vestire in borghese per la natura speciale del suo incarico; Robbins non scende troppo nei dettagli. Quel che è certo è che la principale attività di Johriny consiste 1!el combattere gli emissari moscoviti, ovunque essi si trovino, sotto qualsiasi maschera essi si nascondano. Scienziati nucleari stanno per essere rapiti dai cinesi? Delicatissimi segreti militari stanno per cadere nelle mani di un losco segretario d'ambasciata? Attachés commerciali di legazioni diplomatiche dei paesi « oltre-cortina» ordiscono perfidi intrighi ai danni dell'Occidente? Un attimo prima che la situazione precipiti, ecco il nostro scendere di corsa le scalette di un grosso Constellation, il trench-coat sul braccio, l'abito dal taglio impeccabile, il cappello ugualissimo a quello di Frank Sinatra nel film « Alta società »: in meno di un amen la sit11azione sarà capovolta a vantaggio dell'Occidente ... In un racconto, Johnny, seduto nella comoda poltrona del jet TokioB Cfr. Roberto Giammanco, Dialogo sulla società americana, Einaudi 1964. Il saggio di Giammanco, acutamente critico dell'organizzazione sociale americana, contiene numerose pagine dedicate ai fumetti (si vedano i capitoli Dennis the Menace, Le arti popolari: i comics, Cultura di massa e cultura di classe, L'ideologia a fumetti). Ci risulta imminente un lungo saggio dello stesso Giammanco dedicato ai fumetti, che sarà pubblicato dall'editore Mondadori). 102 Biblioteca Gino Bianco
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