Nord e Sud - anno XII - n. 63 - marzo 1965

Attività ed insedian1enti della popolazione campana che, quindi, la perturbazione non ha alterato sostanzialmente il rapporto tra periodi, possiamo dire che i valori di dicembre esprimono una delle punte massime di disoccupazione registrabili nel corso dell'anno (le altre sono comunque localizzabili nei mesi invernali), mentre le cifre registrate in aprile indicano l'inizio del periodo più favorevole, in generale, all'occupazione campana. La ragione di queste oscillazioni periodiche sta nella stagionalità di gran parte dell'occupazione campana. Essa si manifesta soprattutto nell'agricoltura, dove assume, tuttavia, più spesso aspetto di sottoccupazione; ma è presente anche, quasi nella stessa misura, nell'industria di trasformazione dei prodotti agricoli e nel commercio. In particolare, bisogna precisare che una parte almeno della disoccupazione industriale è di carattere « frizionale » ( cioè dipendente dal divario che quasi sempre esiste tra domanda ed offerta di lavoro, sia per quanto riguarda la distribuzione territoriale della domanda - vi è domanda di lavoro in zona diversa da quella in cui risulta disponibile una offerta di lavoro; sia per quanto riguarda il tipo di qualificazione professionale della domanda di lavoro - si richiedono lavoratori di una certa categoria nel momento in cui sono disponibili lavoratori di altra categoria) 14 , mentre un'altra non indifferente parte dipende dalla stagionalità dell'impiego. Se consideriamo i dati dell'occupazione industriale relativi ai mesi di giugno, luglio e agosto del 1962, rileviamo un decremento altamente significativo: giugno 78.404, luglio 76.396, agosto 64.183 (Ministero del Lavoro, Statistiche del lavoro, a. XIV, nn. 7-8-9). Evidentemente l'alto numero di industrie stagionali (impianti conservieri, tabacchifici, zuccherifici, fornaci da laterizi, trattura della seta, industria delle costruzioni etc.) rende relativamente aleatoria l'occu- . paz1one. Nel settore terziario, ed in particolare nel commercio, la disoccupazione riveste soprattutto le caratteristiche della disoccupazione nascosta; e, pertanto, non è registrata dalle rilevazioni periodiche 15• 6. In definitiva, l'esame della ripartizione della popolazione campana per tipi di attività denuncia considerevoli sq1:1ilibri settoriali .e territoriali. 14 P .T .e.e., L'industria campana e le sue tendenze evolutive, Relazione allegata n. 2, parte prima. 15 In mancanza di dati, un sintomo di sottoccupazione è costituito dall'entità del valore aggiunto settoriale. Ovviamente, se la produttività risulta troppo bassa rispetto agli altri settori economici, si dovrà dedurne l'esistenza di « sacche» di sottoccupazione. 87 BibliotecaGino Bianco

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