Nord e Sud - anno XII - n. 63 - marzo 1965

INCHIESTE Attività ed insediamenti della popolazione campana di Antonio Rao I. La popolazione attiva. 1. In un precedente articolo ( « Nord e Sud», febbraio 1965) si è visto come, tra gli andamenti demografici del Mezzogiorno, quello campano sia uno dei più vicini, per caratteristiche strutturali, agli andamenti del Centro-Nord. Non diversamente, la struttura dell'occupazione campana si colloca in una posizione intermedia tra quella tipica delle regioni più povere d'Italia e quella propria delle sue regioni più progredite, testimoniando, se non di una dipendenza, almeno di una correlazione tra il movimento della popolazione e la distribuzione professionale della popolazione attiva. Questa peculiarità della Campania non è degli ultimi tempi. Era, infatti, ugualmente marcata negli anni in1mediatamente posteriori all'unificazione nazionale, quando le differenze tra il Settentrione e la parte più evoluta del Mezzogiorno erano molto meno profonde di quel che generalmente non si creda. Secondo una statistica del 1876, relativa al numero degli addetti alle principali industrie, risultava che in Campania, su 1.000 abitanti, 10,1 erano occupati in tale settore di attività. La cifra è modesta, ma è molto più alta delle cifre riguardanti le altre regioni del Sud, e non è lontana dalla media italiana, come risulta dal prospetto che riportiamo 1 : Addetti all'industria per n1ille abitanti: Campania Abruzzi e Molise Puglia 10,1 0,6 1,5 Basilicata Calabria Italia 0,2 3,4 13,6 Sessant'anni dopo, questa posizione d'avanguardia della Campania risultava indebolita, essendo diminuita la distanza dalla seconda i11 1 G. G~~sso: « Migrazioni e insediamenti nell'Italia Meridionale», in Problemi demografici e questione meridionale (Napoli, ESI, 1959), p. 49. 75 Bi.blioteca Gino Bianco

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