Nord e Sud - anno XII - n. 63 - marzo 1965

Il problenia dell'acqua e la questione del Giordano Fino a che punto la Germania di Bonn sarà succuba di questo ricatto? Nella risposta a questo interrogativo sono poste, in gran parte, le sorti delle già vacillanti posizioni occidentali nel Medio Oriente. Tornando alla questione della utilizzazione delle acque del Giordano, le contromisure arabe possono sintetizzarsi in due progetti: le acque congiunte del Banias e dell'Hasbani potrebbero essere convogliate, secondo un primo grandioso progetto, verso sud, nello Yarmuk, al confine tra Siria e Giordania. La spesa necessaria per la realizzazione di questo progetto, aggirantesi intorno ai 200 milioni di dollari, lascia pensare, però, che non se ne farà niente. Vi è, poi, un altro progetto, più modesto, consistente in una diversione del Giordano, con sbarramenti sui fiumi Hasbani e Banias. Il costo di questo secondo progetto è calcolato in 20 milioni di dollari e pare che esso sia già in via di esecuzio11e. Questo progetto non danneggerebbe il piano israeliano nelle sue dimensioni attuali, poiché lascerebbe agli israeliani circa 250 milioni di mc. di acqua annui da sfruttare, che è anche più di quanto Israele non si proponga di pompare nella prima fase di realizzazione del suo piano. Ma si tratta di un progetto cl1e, realizzato, limiterebbe irrimediabilmente i futuri piani di Israele, cl1e si propone di raggiungere i 430 milioni di mc. di acqua annui. Saranno sufficienti 250 milioni di mc. di acqua a bonificare il deserto e ad evitare un conflitto? Gli israeliani, con dicl1iarazione del loro primo ministro, l1anno affermato di non essere disposti a tollerare da parte araba alcuna limitazione della quantità di acqua concessa al loro paese dal Piano Johnston. Questo piano, come si è detto, assegnava ad Israele 430 milioni di mc. di acqua annui; e « da 250 a 430 - nota Augusto Guerriero (Le acque del Giordano, sul 'Corriere della sera' del 13 febbraio 1964) - la differenza sarebbe di 180: farà Israele la guerra per 180 milioni di d . ? mc. 1 acqua. ». Alla luce di quanto abbiamo detto, sembra non si possa essere troppo ottimisti: sia Israele, sia i Paesi arabi farebbero la guerra non per 180 milioni di mc. di acqua, ma per molto meno. Ma si farà realmente la guerra? L'Egitto vi lavora, apertamente e dichiaratamente, da anni e solo il ricordo ancora fresco dei rovesci subiti nel '48 e nel '56 lo trattiene. Ma quando avrà a disposizione un più fornito arsenale missilistico e batteriologico (quest'ultimo già sperimentato nello Yemen), non vi saranno più freni. In tal caso, molto dipenderà dalle grandi potenze impegnate nel 73 J. BibliotecaGino Bianco

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==