NOTE DELLA REDAZIONE Le Detroit europee A proposito di investimenti nel Mezzogiorno, resta sen1pre aperta la questione dell'industria automobilistica: non solo, come abbiamo altre volte osservato, non c'è stato da parte della Fiat un impegno nell'industrializzazione del Mezzogiorno quale sembrava lecito sperare e comunque paragonabile a quello di altre grandi imprese italiane, ma, dei molti rilevanti episodi - di industrializzazione ulteriore delle regioni europee - che hanno avuto con1e iniziatori e come protagonisti grandi complessi internazionali dell'industria automobilistica, nessuno ha interessato il nostro Mezzogiorno, dove pure sono ancora disponibili riserve cospicue di manodopera. Certo la Fiat avrà avuto le sue brave ragioni a non scendere nel Mezzogiorno che per creare officine di montaggio; e certo saranno altrettanto buone le ragioni in base alle quali la General Motors ha ora scelto Anversa per costruirvi la sua nuova testa di ponte su.I Mercato dell'Europa occidentale, dopo avere a suo tempo deciso di costruire a Bochum la fabbrica per produrre le Kadett della Opel,. non producibili nella fabbrica-madre di Russelheim, già troppo piccola, e dopo avere scelto Kaiserlautern, nel Palatinato, per costruirvi una terza fabbrica, sempre della Opel. Ma queste ragioni non consistono nella necessità di impiantare le fabbriche nel cuore dei più attivi mercati di consumo, perché è noto come i costi di trasporto dalla fabbrica al mercato di consumo siano, per le automobili, quasi ùisignificanti: in Francia si è calcolato che un trasporto di 1000 km.- grava sul prezzo di un'automobile per itn 2% al massimo, onde si sono potute impiantare ca~ene complete di fabbricazione indifferentemente all'estremo est e all'estremo ovest dell'« esagono», a Rennes (Citroen) e a Sochaux (Peugeot). Né si può dire che, a infiuenzare la scelta di luoghi come Anversa, Bochum, Kaiserlautern per impiantarvi nuove fabbriche della Generai Motors, ed a tenere lontana la Fiat dal Mezzogiorno (certi ampliamenti della Fiat, forse, po-levano essere decentrati da Torino nel Mezzogiorno, come certi ampliamenti della Citroen e della Renault sono stati decentrati da Parigi verso l'ovest ed il sud-ovest della Francia), siano state ragioni inerenti alla disponibilità di manodopera: ché, anzi, come dicevamo, se consideriamo l'area del Mercato comune nel suo complesso, nel nostro Mezzogiorno, e solo nel nostro Mezzogiorno, sono ancora disponibili contingenti inutilizzati di manodopera. Sarebbe quanto mai interessante una inchiesta sulla manodoper.a che sarà occupata nel nuovo stabilimento della General Motors, ad Anversa, dove, peraltro, la Ford sta costruendo una fabbrica di trattori, mentre un altro grande stabilimento dèlla Ford dovrebbe sorgere nelle Fiandre, lungo il canale che va da Gand a Terneuzen, nell'estuario della 36 BibliotecaGino Bianco
RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==