Nord e Sud - anno XII - n. 63 - marzo 1965

La « disponibilità » della Germania mento atomico, non esiste oggi indipendenza militare e politica. Bonn sa benissimo che, senza armi nucleari, ogni aspirazione ad una autonoma esistenza e personalità potrebbe risultare del tutto velleitaria. I trattati internazionali pongono, tuttavia, dei limiti precisi alle speranze tedesco-occidentali di poter disporre un giorno delle armi atomiche; limiti che il governo di Bonn si è sforzato di superare, accettando con entusiasmo il progetto americano per la creazione di una forza nucleare multilaterale, benché essa comporti l'accettazione, da parte della RFT, del veto americano. Tale accettazione sembrerebbe, però, a prima vista, contraddire allo sforzo della Repubblica Federale di evolvere come un'entità politica autonoma; sforzo abbastanza evident~ in parecchi settori dell'azione politica di Bonn. Von Hassel definì, infatti, la MLF come « un'occasione per stringere insieme il continente americano e quello europeo » 7 • Ma la posizione tedesca è notevolmente più complessa e sfumata. La Germania non può avere altra politica che « la difesa di ogni metro quadrato di territorio ad ovest del sipario di ferro »; ma non può concepire una difesa dell'Europa senza la Francia, perché tale difesa può essere « preparata ed eseguita solo quando sia disponibile lo spazio necessario» 8 • La Francia deve pertanto essere associata alla MLF, anche se, per ottenere la sua adesione, sarà forse necessario che gli americani rinuncino al diritto di veto, accettando la tesi per cui una l\1LF che decidesse a maggioranza, ma che includesse la Francia, sarebbe preferibile alla presenza, sulla scena mondiale, della farce de frappe, rimessa, per la sua utilizzazione, al solo arbitrio del governo francese. Ecco, dunque, che, dietro il fragile schermo della necessità di associare la Francia, appare il vero obiettivo della posizione di von Hassel: entrare nella MLF per far saltare in qualche modo la preclusio11e all'armamento atomico tedesco, ma operare al suo interno per sostituire la regola della decisione unanime con quella della maggioranza. Con tale trasformazione, della cui necessità egli avanza altre motivazioni (tra cui l'incompatibilità fra la deterrenza della MLF e la macchinosa, incerta procedura della deliberazione unanime), von Hassel si propone, dunque, non solo di allentare il « protettorato » americano, ma anche di ridurre il pericolo di un veto, originato dal pregiudizio antitedesco, da parte di uno dei minori stati europei. · Ma, anche ammesso - e si può fondatamente dubitarne - che Washington rinunzi al suo diritto di veto, e che si arrivi ad accettare 7 « Frankfurter Allgemeine Zeitung » (25 febbraio 1963). 8 Kai-Uwe von Hassel, Aktuelle Fragen der Verteidigungspolitik: discorso introduttivo al convegno organizzato dalla Evangelische Akademie sul tema: « Mochschule und Laudesverteidigung », Bad Boll, 29 aprile 1963. 33 Bibl.ioteca Gino Bianco

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