Nord e Sud - anno XII - n. 63 - marzo 1965

Giuseppe Saçco (28 squadroni) e 200.000 l'esercito: tutti e tre integrati alla forza NATO 6 • L'esercito, composto di dodici divisioni, non :ha tuttavia nessuna possibilità di vita autonoma, poggiando intera~ente sulla base fornita dall'alleanza - vale a dire dalle forze americane - per tutto, quel che riguarda le forze combattenti non-divisionali e per tutti i servizi generali e le unità non combattenti. Per essere posto in condizioni di parità con la Settima Armata americana (230 mila uomini per 6 divisioni) occorrerebbe portare l'esercito tedesco a 460 mila uomini e il complesso della BiLndeswehr almeno a 610.000. Secondo i progetti del governo di Bonn, e del Ministro Kai-Uwe von Hassel, il numero degli effettivi non raggiungerà quota 500.000 che nel 1970: non soltanto per i timori che la Germania democratica nutre nei confronti dei militari e del militarismo, ma anche per l'estren1a penuria di mano d'opera che caratterizza l'economia della Germania occidentale. È questo un fattore che sembra destinato a restare permanente nella RFT e che difficilmente consentirà, nei prossimi anni, una riorganizzazione della Bundeswehr che la renda « operativa » ar1che al di fuori del quadro dell'alleanza atlantica. La possibilità di un'autonomia militare dagli Stati Uniti appare, dunque, così come la possibilità di un'autonomia economica, estremamente remota; e comunque abbastanza remota perché l'ipotesi di un'autonomia politico-diplomatica ne risulti fortemente colorita di irrealtà. Ma se la possibilità di « scelte » passeggere, e spesso contraddittorie del gioco autonomp di una m·edia potenza che cerca il suo spazio politico-diplomatico non sembra concretamente esistere per la RFT, una sola, grande, « scelta » sembra, tuttavia, possibile, nella misura in cui - pur portando, in prospettiva, all'autonomia della Germania occidentale dal benevolo protettorato americano - nort presuppone tale autonomia e non implica la tensione con il principale alleato che la sua conquista compòrterebbe, ma può anzi scontare il favore e l'incoraggiam~nto di Washington. È la scelta .europea, che assurge, quindi, in una prospettiva più ampia, ma per nulla remota, a sbocco ultimo della ricerca - da parte di una Germania occidentale infi11e consapevole di non poter essere che se stessa - del proprio posto nel mondo. Deliberatamente, non si è fatto accenno, nel trattare della struttura militare della Germania di Bonn, al problema posto dal limite, liberamente consentito dalla RFT, ali' armamento atomico della Bundeswehr. Anche senza essere gollisti si può riten~re che, senza arma6 Die Bundeswher 1960, articolo anonimo, in « Wehrkunpe », dicembre 1%0, pag. 607. 32 Biblioteca Gino Bianco •

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