Giuseppe Sacco che ragionevolmente sbocchi nella riunificazione delle due Germanie, onde ha ragione Duverger quando rileva che « non è vero che l'esistenza di due distinti Stati ted·eschi sia necessariamente transitoria e no·n possa diventare permanente... Prima che la riunificazio,ne divenga possibile, la Repubblica federale avrà vissuto almeno un terzo della durata della Grande Germania. Tenuto conto dell'accelerazione della storia, ciò le conferirà un'esistenza collettiva quasi altrettanto solida. Ad ogni modo, diminuisce rapidamente l'opposizione tra il preteso carattere ' artificiale ' dell'una e il preteso carattere ' naturale ' dell'altra ». Do,po un lungo détour, rieccoci alla scelta obbligata di fronte a cui si trovano oggi i tedeschi dell'Ovest : la wiedervereinigung non è per questa generazione, non c'è altra patria che la Repubblica federale. Ma quali sono allora le radici della diffusione del mito della riunificazione nella Germania del 1965? C'è, da un lato, indubbiamente, una comprensibile reazione alla presa di coscienza collettiva della provvisoria definitività della spartizione; ma c'è d'altro canto - e si è giustamente notato che spesso la polemica e la propaganda politica, nonché l'iniziativa diplomatica, sembrano trascinare e prevenire il sentimento popolare, più che secondario - la facile opportunità che il tema della riunificazione offre a chi avverte la difficoltà di stringere, attorno alla Repubblica federale, la solidarietà e i sentimenti dei tedeschi dell'Ovest. Come la « linea blu dei Vosgi » servì a stringere attorno ad una aristocrazia economica e militare un, popolo stravolto da profonde lacerazioni sociali e dal sangue dei massacri di un'atroce guerra civile, l'insanguinata linea inter-zonale può riunire, attorno al governo di Bon11, la solidarietà dei tedeschi dell'ovest, infine consapevoli di essere partecipi di un destino comune ed originale, diverso da quello dei tedeschi dell'Est come da quello degli austriaci. Nella certezza _dell'estrema difficoltà ed improbabilità della riunificazione, nella evidenza del declino delle speranze europeistiche che l'attuale politica francese ha determinato, sembra che non vi sia altra strada, per i tedeschi dell'ovest, che la ricerca della propria ragion d'essere, della propria vocazione e del proprio destino, nella Repubblica Federale. E sembra no,n esistere altra possibile politica per le categorie dirigenti della Repubblica Federale che quella tendente al potenziaménto dello Stato tedesco occidentale, sotto il profilo eco,nomico, come sotto quello politico-diplomatico, come sotto il profilo puramente militare. , Abbiamo già parlato, nelle pagine di questa rivista, della difficoltà che incontrano gli Stati europei tradizionali, e anche quelli cui veni30 BibliotecaGino Bianco
RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==