Giuseppe Sacco Ricostruita nelle sue strutture economiche e politiche, e avviata la ricostituzione della sua forza militare, la RFT riceve oggi il << riconoscimevto » più importante: quello dei tedeschi che la popolano. Ma, si tenga presente, tale riconoscimento non è frutto di una scelta liberamente consentita dai tedeschi dell'ovest, ma della constatazione che, almeno nei confronti della riunificazione, non era mai esistita la « disponibilità », la libertà di scelta, del popolo tedesco; che non era mai esi~tita u11a scelta « riunificatrice », concepita come alternativa ad altre scelte. Il « riconoscimento » della Germania di Bonn è solo la presa di coscienza del carattere illusorio delle scelte riunificatrici, fossero esse concepite come obiettivi conseguibili con un atteggiamento fortemente nazionalista e revanscista, o nello spirito di Rapallo, scambiando la zona orientale contro la alleanza con i paesi democratici, o per la via - così sovente proposta dai sovietici - della federazione con la RDT. « Il punto essenziale », l1a scritto di recente Maurice Duverger, « è che la riunificazione non potrà farsi che con il consenso dell'Est e dell'Ovest ... il passaggio ad est della Repubblica Federale contro la volontà dell'Occidente non è possibile più di quanto non lo sia il passaggio ad ovest della RDT contro la volontà del blocco orientale, a meno di trasformazioni radjcali nella struttura e nella potenza dei due mondi, che sono assolutamente imprevedibili e veramente improbabili, se 110n in un lontano avvenire, che non ha nulla a che fare con la politica ». Per l'illustre politiste francese, le, condizioni della riunificazione sono, dunque, la rinunzia, da parte della RFT e della Germania riunificata, ad integrarsi, sia politicamente che economicamente, o militarmente, nell'Occidente; il riconoscimento della frontiera dell'OderNeisse; un'evoluzione convergente delle strutture interne dei due stati tedeschi, che porti la RFT verso la pianificazione e la RDT verso l'economia di merca_to. In altri termini, pur rendendosi conto del fatto che « la via della riunificazione è lunga, difficile, aleatoria », Duverger ritiene, tuttavia, che essa coincida con le prospettive di una certa politica europea: quella che tende a rendere l'Europa occidentale progressivamente indipendente dagli Stati Uniti e dal blocco occidentale ed a farla collaborare sempre più strettamente con un'Europa orientale a poco a poco « desatellizzata ». Il riavvicinarsi delle due Europe è, per· Duverger, il solo mezzo per un riavvicinamento tra le due Germanie. La riu11ificazione sarebbe, dunque, ancora una possibile « scelta » per la RFT, solo che essa finisce per coincidere, come nella visione di Duverger, con una scelta sul problema europeo: « la politica della Piccola Europa, legata al solo Occidente, è contradàittoria col ritorno 28 Biblioteca Gino Bianco
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