Nord e Sud - anno XII - n. 63 - marzo 1965

Giuseppe Sacco rilevava recentemente « Le Monde », che da questa rinascita dello spirito nazionale tedesco prendeva lo spunto per attaccare la politica gol- - lista su cui veniva fatta ricadere la responsabilità - tutta la responsabilità - di aver reso inattuale, e forse disperato, il « patriottismo alternativo » dell'Europa; ma lo notava anche il « New York Times » che, riferendosi alle prime battute della campagna per le elezio·ni tedesche di quest'anno, si sforzava di cogliere l'ampiezza e l'importanza di quella che è apparsa ad alcuni una vera e propria inversione di tendenza, per cui sempre più chiaramente riaffiora, nella coscienza collettiva del paese, il tema dell'unità nazio,nale. Anche se la campagna francamente nazionalista del misero partito liberale di Erich Mende non costituisce una novità, ciò eh.e induce a pensare che la campagna elettorale del 1965 potrebbe essere combattuta sul tema della riunificazione è il memoranduni pubblicato a metà gennaio da Willy Brandt, candidato socialdemocratico alla Cancelleria e sindaco della città-simbolo della lacerazione della Germania. Ivi si traccia un programma d'azione, per la diplomazia di Bonn, che dovrebbe indebolire la posizione di Ulbricht e del suo regime all'interno stesso del blocco orientale. La CDU sarà, dunque, obbligata a prendere posizione; e comunque, la sua sezione bavarese, la CSU di Strauss, copre come sempre una posizione militante che dovrebbe attrarre i voti dell'estrema destra e dei rifugiati delle province orientali. Questo rinnovato interesse della polemica partitica per il problema della riunificazione co·rrisponde - e ne è con tutta verosimiglianza causato - ad una più acuta sensibilità dell'opinione pubblica per il tema unitario; sensibilità che è stata, tra l'altro, messa in luce dal sondaggio d'opinione che viene an11ualmente condotto, nel mese di gennaio, su un campione della popolazione tedesco-occidentale. Negli ultimi dieci anni la wiedevereinigu1ig, la riunificazione, era stata la risposta più frequent~ alla domanda su quale fosse il più importante problema della Repubblica Federale; ma quest'anno l'indice di frequenza è giunto al 41 per cento, guada-gnando dieci punti, rispetto al gennaio del 1964, e raggiungendo una punta superata solo nel gennaio del 1959, nel pieno della seconda crisi per Berlino. Questa improvvisa accentuazione dell'interesse dell'opinione pubblica, nonché della pubblicistica politica, per il grosso e difficile pro- . blema della riunificazione - apparentemente così marcata da far pensare ad una vera e propria « scelta» in senso nazionalistico della vo·cazione del settore occidentale della Germania ed alla fine della « disponibilità » per l'alternativa europea - non appare, tuttavia, ad un esame approfondito, quella decisiva inversione di tendenza che si è 26 BibliotecaGino Bianco

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