Nord e Sud - anno XII - n. 63 - marzo 1965

Domenico De Masi chiesa degli Agonizzanti di Partinico, ha ricevuto con altre autorità cittadine e la fanfara, alla stazione di Partinico, : Frank Co·ppola. Insieme hanno poi banchettato alla Casa del fanciullo in piazza Vittorio Emanuele, villa Margherita. Può testimoniare chi me lo ha riferito: A. C. In un pomeriggio precedente alle elezioni del 1958 ho visto lo stesso padre La Rocca distribuire fac-simili che invitavano a votare Calogero Volpe, allora sconosciuto a Partinico. Quando gli sono finiti i fac-simili, ne ha mandato a prender,e altri in Chiesa ... Nel '53, d'altronde, Frank Coppola è stato nominato ' fucino ' onorario in presenza di Padre La Franca; nell'occasione gli è stato messo in testa il cappello bianco della facoltà di filosofia (il cappello bianco era dell'allora studente Pino Cammarata): di questo fatto posso,no• essere testimoni lo stesso Pino Cammarata e altri ' fucini ' presenti ». E ancora: « un gruppo dei più attivi nella propaganda per Messeri è costituito dai giovani 'fucini' e Frank Coppola. In occasione di una raccolta di fondi in favore del Polesine sinistrato, Frank Coppola, che si era dato da fare per la raccolta dei fondi (secondo il costume dei mafiosi in questi p1 aesi), è stato festeggiato nella sede della FUCI ed insignito del titolo di 'fucino ad honorem'. Era presente anche Padre La Franca, assistente della FUCI e una trentina di studenti » 13 • Quando, il 13 dicembre 1963, questi documenti furono presentati alla Commissione antimafia, Girolamo Messeri era ancora al governo, in qualità di sottosegretario. Caduto in luglio il primo governo Moro, durante le trattative per la costituzione del nuovo governo, molti autorevoli esponenti degli ambienti politici romani della niaggioranza furono personalmente avvertiti dei rapporti che correvano tra la mafia e il senatore Messeri; ma quest'ultimo fu egualmente riconfermato nella sua carica di sotto,segretario. Tuttavia, le accuse di Dolci provocarono prima la pubblicazione di due manifesti 14 da parte del Messeri e poi le sue improvvise dimissioni dal governo. 13 Per tutti questi documenti, vedi: F. ALASIAe D. DOLCI, La mafia come impedimento allo sviluppo nella zona dello lato, ciel. 335. 14 Questi manifesti del sen. Messeri sono documenti significativi quanto meno di uno « stile ». Nel primo di essi, apparso sui muri di Partinico nel novembre del 1963, si legge, tra l'altro: « Trovo, nelle asserzioni del Dolci, un chiaro intento diffamatorio al servizio di evidenti interessi politici, e rilevo che il nominato Danilo Dolci ~ nel fertile solco di un abito ignon1inioso di linciaggio morale che domina in certi angiporti della vita politica - ha in pratica voluto dire che un parlamentare democristiano sarebbe mescolato in attività criminose. Orbene, dato che l'attacco mi tocca personalmente, io invito codesto sciagurato a provare comunque la mia partecipazione ad attività di tal fatta. Fino a quando costui non avrà dato una prova, anche minima, di tutto ciò, io affermo che considererò Danilo Dolci - così come oggi lo considero - un volgare calunniatore, un farabutto ed altresì un criminaloide». Nel secondo manifesto, del 14 ottobre 1964, .il Messeri .c, onclude così: « ••• E 16 BibliotecaGino Bianco

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