Nord e Sud - anno XII - n. 63 - marzo 1965

_, I mafiosi alle urne soffermato per una ventina di minuti a parlare davanti alla sede della DC. Ero con Domenico- Bacchi: abbiamo potuto rico,noscere bene le persone perché, malgrado l'ora tarda, la strada era bene illuminata. È notorio a Partinico che Frank Coppola fa la campagna elettorale per Girolamo Messeri anche attraverso i suoi familiari ». Co•me si vede, le testimonianze sono concordi. E ve ne sono altre due, pure molto gravi. La prima affermava: « Pochi giorni prima delle elezioni del '58 ho partecipato ad una riunione alla Cooperativa Morifabbri, in Via Principe Umberto•. Io facevo 1 allora parte del Consiglio, di amministrazione della Cooperativa. Alla riunione erano presenti una quarantina di persone, quasi tutti i componenti della cooperativa, attorno a Frank Coppola e al senatore Messeri. Noi non conoscevamo Messeri, e Frank Coppola ci ha spiegato che Messeri era il nuovo candidato della Democrazia Cristiana che si doveva votare alle prossime elezioni ». Quanto alla seconda, vi si legge: « Pochi giorni prima delle elezioni nazionali del '63, sono stato, invitato in casa di un parente dell'ex-sindaco democristiano Lo Grasso. Erano presenti molte persone attorno al senatore Messeri ed a Frank Coppola che nella riunione gli era a lato. La riunione era stata indetta allo scopo di far eleggere il Senatore Messeri. Poiché qualcuno ha chiesto provvedimenti o aiuti, ha poi autorevolmente risposto Frank Coppola : ' Adesso pensiamo a darci i voti e poi se ne parla, poi ci aiuta. Quando arriva al suo posto, poi possiamo chiedergli ' ». C'è poi un ex-sindaco democristiano di Partinico che ha affermato: « In Partinico e nella nostra zona è notorio il rapporto tra Frank Coppola e Messeri... Questo rapporto è stato in parte anche pubblico perché non si pensava affatto che si sarebbe costituita la Co-mmissione Parlamentare d'inchiesta sulla mafia, e si pensava che le cose sarebbero continuate così. Cioè che si sarebbe potuto continuare a procurarsi voti anche attraverso i soldi (pare che il Messeri sia divenuto• senatore anche attraverso cospicue so,mme distribuite: si sa che tanti voti vengono acquistati anche a mille lire l'uno), e proteggendo i propri elettori, se mafiosi, facendo fare qualche opportuna telefonata attraverso il Ministero degli interni o il Prefetto ». Qui, praticamente, risultano presenti tutti gli elementi tipici d·el « notabilato» politico siciliano: il mafioso, ex-gangster,_ che preme sugli elettori più spro\'veduti; gli eletto·ri che votano per l'onorevole candidato della mafia; l'onorevole che devia il corso della giustizia in favore dei mafiosi. E non resta scoperto neppure il ~uolo solitamente giocato da certo clero locale, caparbiamente incline a tutto ciò che è conservatore. Alcune testimonianze, infatti, affermano: « •.• per quanto riguarda i rapporti tra alcuni religiosi e noti mafiosi, Padre La Rocca, parroco, della 15 Biblioteca Gino Bianco

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