Nord e Sud - anno XII - n. 63 - marzo 1965

Recensioni vicoli, non sarebbe che un altro degli aspetti del sottosviluppo economico della città: « oggi fai un favore a me, dimani lo farò a te. Guardami il bambino mentre vado a sbrigare le faccende in casa dell'avvocato, e io ti porterò la pizza a cuocere dal fornaio, se stiri il pantalone di mio fratello, potrai venire a guardare la televisione da mia cognata ... ». Gli intellettuali: « sono capaci di discutere per intere giornate sulla mancanza di una vera borghesia, sullo spagnolismo dell'aristocrazia e amano dilungarsi sulla loro impotenza ... Eppure gli autori napoletani non hanno un Franco o un Mussolini che li escluda da quel mondo al quale essi, con troppa generosità, attribuiscono tutte le virtù dell'Ignoto. Ma una specie di schizofrenia li chiude come la sequestrata di Poitiers di cui Gide ci ha raccontato la storia, nel loro « Grand Fond Malempiat », la camera chiusa dove essi stessi si imprigionano ... Questo provincialismo di qualità è forse la sola alternativa al provincialismo decrepito dei loro antenati? ... » La famiglia: Daudy ci sembra ne abbia colto con grande acutezza le ossessioni: « la famiglia napoletana non ha nulla a che vedere con il nodo di vipere di Mauriac: essa è una grande seppia chiusa tra i suoi tentacoli, immersa nell'inchiostro che secerne a getto continuo contro le aggressioni del mondo esterno... La famiglia napoletana è composta da una madre e da un figlio primogenito, ospita un gran numero di bambini, si associa o combatte con cugini, zii e zie. È rappresentata, come tutti i sovrani, da un ambasciatore, marito e padre, il cui onore coniugale costituisce le credenziali. Come tutti gli ambasciatori, il marito-padre ha immense prerogative e scarsi poteri. .. » L'amore: « L'amore, per la maggioranza delle donne, si accresce, a ogni maternità, di nuovi motivi di angoscia. Inoltre, secondo una superstizione diffusa, se la donna si unisce all'uomo senza provarne piacere, rimane infeconda. La frigidità è cercata come un talismano, il piacere accolto come una maledizione. Questa autocastrazione violenta si accompagna a un vero isterismo di cui il famoso amor materno meridionale non è che un'espressione esagerata. I figli, il primogenito soprattutto, cristallizza tutte le ossession~, è il compenso di tutte le frustrazioni. È un marito sublimato, la cui virilità glorifica la madre ... » Il gallismo n1eridionale: « Una giovane signora, originaria delle Puglie, sposata a Torino, mi confessava il suo disagio quando veniva a Napoli dove capitava di frequente per gli impegni di affari di suo marito: 'Io adoro piacere, mi lusinga che gli uomini si voltino per la strada al mio passaggio. Ma qui a Napoli, quest'interesse degli uomini mi ripugna e mi umilia. Non ho l'impressione di essere una donna, ma un sedere' ... »· · La situazione scolastica: « Nel 1952 si contavano a Napoli 453 aule regolamentari e 647 adattate. Nel 1956 il numero delle aule adattate passava a 861... Quando, un anno fa, mi sono rivolto al Provveditorato agli studi, un barone da commedia mi ha raccomandato la lettura dei deliziosi poeti napoletani dell'ottocento ... » Chiediamo scusa per questa lunga serie di citazioni, ma crediamo che 115 Biblioteca Gino Bianco

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