Carlo Amirante Riguardo alla prima di tali misure, bisogna. dire Ghe essa è tanto più necessaria, in conseguenza dei mutamenti che si ·sono avuti e più ancora si avranno nel commercio al dettaglio; ed a questo punto gli Autori fanno riferimento al grande sviluppo dei supermarkets e dei negozi self-service di generi alimentari. Infine, gli Autori procedono ad un'accurata analisi della struttura del mercato di Metaponto, partendo dalle caratteristiche dell'offerta, per descrivere poi i diversi tipi di operatori che agiscono nella zona, le centrali ortofn1tticole, l'integrazione, le pratiche di mercato, i mercati di sbocco, gli effetti delle dimensioni aziendali, ed infine le prospettive di sviluppi futuri. Per quanto riguarda questi due ultimi problemi, e le funzioni che le centrali dovrebbero esplicare, Coda e Collins non esprimono un loro personale parere, ma riportano l'opinione degli agricoltori intervistati. La parte quinta, infine, curata da Francesco de Stefano, illustra alcuni principi generali per uno studio analitico del mercato, per poi passare all'ana:. lisi del mercato di alcuni prodotti agricoli, che rivestiranno una sempre maggiore importanza per il Metapontino. Per ciascuno di tali prodotti sono riportati il volume della produzione nazionale, le regioni nelle quali le produzioni si localizzano, le esportazioni, i consumi, i paesi concorrenti, le previsioni sull'entità delle future produzioni. Questo, in poche parole, il tema del volume, al quale il prof. Rossi Doria ha voluto dare il suo contributo personale, scrivendo la prefazione e, in appendice, con tre relazioni da lui tenute, rispettivamente, al Congresso delle Bonifiche (a Napoli, nel 1961), al Convegno sulla produzione e la commercializzazione degli ortofrutticoli nei Paesi del bacino mediterraneo (a Matera nel 1962), al Convegno di studi sugli orientamenti della produzione nelle zone di nuova irrigazione (a Foggia, pure nel 1962). Nella prefazione, Rossi Daria sottolinea il ruolo che ha svolto la Cassa per il Mezzogiorno ai fini della realizzazione degli impianti irrigui nel Mezzogiorno; ed esamina poi i problemi dell'agricoltura derivanti dall'introduzione dell'irrigazione. Tali problemi, egli dice, sono almeno di quattro ordini: « 1) problemi finanziari ed organizzativi connessi al completamento, alla manutenzione ed all'esercizio degli impianti; 2) problemi economici, finanziari ed organizzativi, connessi ad una rapida trasformazione fondiaria dei terreni resi irrigabili; 3) problemi tecnici, economici ed organizzativi connessi alla scelta degli indirizzi produttivi; 3) problemi tecnici, economici ed organizza-· tivi connessi alla scelta degli indirizzi produttivi; 4) problemi di mercato per la migliore commercializzazione (previa talvolta la loro trasformazione industriale) dei prodotti conseguibili per n1ezzo della irrigazione stessa ». Per quanto riguarda i due primi ordini di problemi, Rossi Doria auspica la creazione, almeno per i distretti irrigui di maggiore rilievo, di un unico organismo che provveda a completare, mantenete e gestire gli impianti, a finanziare ed assistere la trasformazione fondiaria, a creare aziende agrarie di sufficiente ampiezza, ad impiantare tutti i servizi occorrenti allo sviluppo agricolo. Per quanto riguarda i problemi di produzione, ossia la scelta degli ordinamenti produttivi, delle combinazioni e delle tecniche, è necessario 108 Biblioteca Gino Bianco
RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==