DOCUMENTI La polpa e l'osso dell'agricoltura· salernitana 1 di Manlio Rossi Doria Calcolato a prezzi attuali, il valore della produzio11e agraria e forestale della provincia di Salerno negli anni attorno al 1930 - trentacinque anni or sono - era sui 39 miliardi di lire; quella degli anni attorno al 1950 sui 49 miliardi, qt1ella degli anni intorno al 1960 sui 71 miliardi. Fatta uguale a 100 la prima, la seconda era cioè pari a 125, l'ultima a 182. Un analogo conto applicato a tutta l'Italia dà indici più bassi. La provincia di Salerno ha, quindi, camminato più in fretta. Ciò è particolarmente vero per l'ultimo decennio: mentre per l'Italia nel compless9 l'aumento della produzione agricola è stato del 37%, in provincia di Salerno esso ha raggiunto quasi il .46%. C'è da esserne soddisfatti. Se, tuttavia, vogliamo sommariamente fare un bilancio dello sviluppo agricolo della provincia, questi confronti di carattere generale servono poco. Occorre guardare le cose, più a fondo: fare, cioè, riferi1nento alle singole parti che con1pongono la provincia. Tutti sappiamo che l'agricoltura della provincia - come tutta quella del Mezzogiorno, i cui diversi ambienti sono qui in parte rappresentati - si divide sostanzialme11te in due parti, che - per seguire una classificazione da me data, con riferimento all'intero Mezzogiorno e divenuta ormai d'uso comune - possiamo chiamare la polpa e l'osso dell'agricoltura salernitana. La polpa è territorialmente piccola ed economicamente importante. È costituita, da un lato, dalla valle del Sarno e dalla sua appendice sanseverinese e cavese e, dall'altro, dalla Piana, la cui conquista alla coltura intensiva, cominciata nel secolo scorso, alle porte quasi di Salerno, si è progressivamente estesa fino ad oltre il Sele e sta raggiungendo le pendici del Cilento. Togliendo le montagne che vi si frammischiano e le superfici ormai occupate dagli sviluppi urbani, si tratta di poco più di 40 mila ettari,,1'8% della superficie della provincia, sui quali si ottiene .ormai più della metà del valore 1 Conversazione tenuta al « Rotary Club» di Salerno il 14 dicembre 1964. 98 BibliotecaGino Bianco
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