Nord e Sud - anno XII - n. 62 - febbraio 1965

Profilo demografico della Campania nuzialità e di natalità (ritorno dei reduci, riproduzioni rimandate i11 attesa della pace etc.), e ciò appare tanto più pla11sibile dopo due conflitti come la I e II guerra mondiale. Comunque, a parte le riprese del '19 e del '46, il tasso di natalità campano è stato regolarmente decrescente fino al 1951. Dal 1951 al 1961 ha manifestato una lieve ripresa - essendo passato dal 24,3 al 25,4%0-, che certo non esprime un'inversione di tendenza, se già nel '63 si è registrata una certa riduzione (25,1%0) del tasso stesso. Dalla lettura della tab. 4, si potranno istituire confronti tra la Campania ed altre regioni meridionali. TAB. 4. - QUOZIENTI DI NATALITÀ PER MILLE ABITANTI DAL 1881 AL 1961 NEL MEZZOGIORNO CONTINENTALE Regioni 1881 1891 1901 1911 1915 1921 1931 1941 1951 1961 1885 1895 1905 1914 1918 1925 1935 1945 1952 1962 Abruzzo e Molise 41 38,7 32,2 32,1 25,8 34,7 29 20,5 20,1 17,9 Campania 38,1 37 31,8 32,9 29,3 35,2 30,1 25,5 24,3 25,4 Puglia 43,8 41,4 36 37,5 30,2 38 31,5 27,9 25 24,5 Basilicata 42,9 37,5 34,7 35,6 27,5 38,8 34,6 24,1 26,3 24,2 Calabria 38,6 40,5 33,5 34,6 27,6 36,9 31,8 25,6 26,9 25,1 A proposito delle riprese postbelliche, bisogna tener presente che mentre quella del '46 esprime soltanto il ritorno alla normalità, quella posteriore al '21, che perdura in Campania, come in tutte le altre regioni del Mezzogiorno, fino al 1935, ha un significato più complesso. Essa è certamente da porre in relazione con la politica demografica del regime fascista. Analogamente, l'interruzione del 1935 va vista nel quadro delle campagne coloniali allora iniziatesi. Per quanto concerne la mortalità, valgono analoghe considerazioni. Decremento costante per tutto il periodo, con brusche interruzioni nel triennio 1915-18 e nel quinquennio 1941-45. È da notare che, mentre dal 1881 al 1920 i tassi di mortalità della Campania sono i più bassi del Mezzogiorno, dopo il 1920 questo primato spetta aila Calabria. Ciò, forse, si può spiegare estendendo a tutto il periodo l'ipotesi in precedenza avanzata. E cioè, una certa « deruralizzazione » della Campania, avvenuta proprio quando le tradizionali cause di mortalità della campagna erano progressivamente debellate, le ha fatto avvertire 1neno di altre regioni i vantaggi nuovi (in termini demografici), che le campagne venivano ormai a godere. In sostanza, si può ritenere che l'unica peculiarità della Campania, 81 • BibliotecaGino Bianco

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