Francesco Ottomano già dalla illecita volontà di non pervenire a decisione alcuna, ma da quella di costringere il partito di maggioranza relativa àd abbandonare le impotenti candidature minoritarie e ad aderire ad una designazione concordata su larga base democratica, che è appunto quello che la Costituzione richiede. Sotto questo profilo - che è poi quello che conta - la lunga lotta per il Presidente della Costituzione è stata anche, e soprattutto, una lotta per il diritto. E chi, come gli onorevoli Andreotti e Tozzi Condivi, a tacitazione della clamorosa ondata di qualunquismo nazionale, chiede correttivi alla norma e propone sistemi di ballottaggio, incerti fra l'elezione del sindaco e il referendum, dimentica forse che nelle supreme istanze dell'ordinamento ogni meccanismo istituzionale è vitale nella misura in cui le forze politiche ne accettino lealmente la logica. FRANCESCO OTTOMANO 70 BibliotecaGino Bianco
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